Recensione

Alvin Superstar

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a cura di Darkzibo

La storia di Alvin e dei Chipmunks ha inizio circa cinquant’anni fa ad opera di Ross Bagdasarian, un musicista che decise di creare una band piuttosto alternativa. Infatti Alvin, Simon e Theodore altro non erano che scoiattoli cantanti dotati di voci sottili e acutissime. L’idea di Bagdasarian era quella di dare vita a tre marionette di scoiattoli (per ovviare al fatto che scoiattoli cantanti non esistono) in grado di cantare la sua musica sul palcoscenico. Con il proseguo degli anni i simpatici esseri hanno assunto nuove forme, pubblicato dischi e, sempre accompagnati dal papà adottivo David Seville (che altri non era che il nome d’arte di Bagdasarian), divennero cartoni animati e nell’ultimo periodo anche animazioni in computer grafica per il film Alvin e i Chipmunks, che è stato, imprevedibilmente, campione di incassi durante la settimana del lancio battendo addirittura ‘Io sono leggenda’ e per il quale è già stato previsto un seguito. Il titolo che andremo ad analizzare si basa proprio sulla mutazione cinematografica dello scatenato trio.

AAAAAAAAAlviiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnCon un presupposto del genere, ovvero una band che ha all’attivo qualcosa come 47 dischi dal 1958 ad ora e altrettanti singoli, altro non si poteva fare se non creare un rythm game. In effetti, intraprendendo la modalità storia, sarete catapultati in una realtà in cui svolgerete una serie di concerti in diverse locazioni: scuola, municipio, bosco e così via. Se nello schermo superiore si svolgerà il concerto senza possibilità di interazione da parte dell’utente, in quello inferiore sarà necessario toccare con il pennino diverse serie di dischi che cadranno seguendo il ritmo della canzone che la band starà suonando. Più combo di dischi colpiti in maniera corretta porterete a segno, più i dischi modificheranno il loro aspetto diventando prima infuocati, poi dorati e infine di platino moltiplicando fino a quattro volte i punti che vi verranno assegnati. Il tutto intervallato da alcuni minigiochi immediati come il premere tre pulsanti in ordine (non molto difficile visto che sono numerati da 1 a 3), il seguire con il pennino una linea con precisione o urlare ‘Alvin’ nel microfono in stile David Seville. I dischi scorrono in maniera verticale e capita molto spesso che, in base al fatto che siate destri o mancini, vengano coperti i bordi del touch screen impedendovi di individuare la discesa degli LP. Di difetti ce ne sono altri come l’imprecisione del sistema di controllo dato dal pennino che, soprattutto quando si ha a che fare con i dischi azzurri che devono essere mantenuti premuti per le note più lunghe, non centra l’obbiettivo. Ancora: i dialoghi sono banali, poco elaborati e le icone rappresentanti i personaggi sono simili a quanto si vedeva sul glorioso NES. Non esiste infine una trama profonda o, per lo meno, qualcosa che si avvicini a quella del film. La durata della modalità storia si attesta sulla mezz’ora, il tempo di ascoltare tutte le canzoni.

Christmas songLe canzoni, vero fulcro del gioco, sono anche ben ritmate e cantate con la classica voce dei Chipmunks e riportano pezzi famosi della musica pop come ‘Video Killed the Radio Star’, ‘Shiny Happy People’ e ‘All The small Things’ con l’aggiunta di ‘Christmas Song’ (la canzone di Natale presente nel lungometraggio) però, converrete con me, che dodici canzoni per un rythm game sono davvero poche. Certo, si possono apprezzare al meglio grazie agli speaker di cui Nintendo DS dispone, ma solo a patto che vi piacciano le voci di Alvin, Simon e Thodore. Qualche traccia in più avrebbe insomma senz’altro creato volume nel (poco vario) parco canzoni presente in questo titolo. Graficamente lo sfacelo è disarmante: i menù sembrano ripresi da qualche vecchio e pessimo titolo per console 8-bit, i dialoghi sono poveri ed affrontati da scarne icone che rendono i personaggi originali irriconoscibili. La rappresentazione dei concerti appare in un 3D povero di poligoni che fa sembrare i Chipmunks pupazzi statici e spigolosi che, tra l’altro, non hanno nulla a che fare con le digitalizzazioni che abbiamo potuto ammirare nel film.

– Bella colonna sonora non originale

– Non giocabile

– Graficamente inguardabile

– Non dura molto (per fortuna)

4.6

Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesima licenza sprecata. Da quando sono piccolo ho sempre desiderato e atteso un gioco su Alvin, Theodore e Simon ma, adesso che c’è, non posso che rimanerne deluso. Questo è un rythm game scialbo in cui neanche la sezione multiplayer è in grado di divertire. Una giocabilità tentennante e un comparto grafico pessimo completano il quadro della sua mediocrità. In questo scempio si salva il sonoro, anche se otto canzoni sono troppo poche. Il film è stato apprezzato dai più, ma questo titolo mette a rischio il buon nome dei tre scoiattoli ideati da Bagdasarian e, se non lo farà, sarà solo perché la maggior parte dell’utenza, una volta provato, lo eviterà e preferirà acquistare il dvd del film.

Voto Recensione di Alvin Superstar - Recensione


4.6

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