Recensione

Airborne Troops

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a cura di Iori Yagami

La Seconda Guerra Mondiale viene spesso scelta come scenario dai programmatori per i loro giochi di vario genere. Si parte infatti dagli RTS fino ad arrivare agli stealth action, senza dimenticare gli FPS. Un background davvero prolifico per i giochi appartenenti al filone “guerrigliero” che non accenna a tramontare.L’ennesimo gioco dallo scenario di stampo bellico è Airborne Troops, la cui storia è ambientata proprio durante la Seconda Guerra Mondiale (esattamente il 4 giugno 1944, a due giorni dal D-Day, ovvero lo sbarco delle truppe alleate in Normandia). Vediamo più in dettaglio la storia del gioco, che vede come protagonista il sergente americano John Welsh…

Venti di GuerraJohn si trova nello spazio aereo francese sotto l’occupazione nazista. Il nostro eroe sta accompagnando un partigiano francese nell’infiltrazione all’interno del campo nemico. Purtroppo i nazisti colpiscono il partigiano e dovrà essere John a paracadutarsi nella Francia occupata, fra le linee nemiche e ritrovare i contatti con la resistenza francese, portando a termine alcune missioni contro i nazisti…Il plot ci introduce al gioco vero e proprio, che si dipana tra sette missioni. Airborne Troops è fondamentalmente un action game caratterizzato da qualche leggera contaminazione stealth e una spruzzatina di adventure. Se parliamo di stealth game il primo pensiero va sicuramente a Splinter Cell, ma diciamo subito che i due giochi sono davvero molto diversi tra loro e pure un leggero accostamento sarebbe sicuramente improprio. Airborne Troops possiede sì delle fasi che ricordano un pò gli stealth, ma occorre precisare che le fasi di infiltrazione sono senz’altro più immediate e veloci, che richiedono davvero ben poca attenzione da parte nostra, cosa che nel pluripremiato titolo Ubi Soft sarebbe tutta un’altra musica!La componente stealth di Airborne Troops risulta quindi molto semplificata rispetto ai capisaldi del genere e non ci vorrà molto per imparare le astuzie del mestiere. Tutto quello che dovremo fare è camminare lentamente (invece di correre), in modo da sorprendere il nemico di spalle, e lo potremo fare comunque nella più totale libertà. Senza dimenticare che il gioco predilige le lunghe sparatorie, caratteristica che lo rende più vicino ad un action shooter in terza persona che ad uno stealth vero e proprio.Ed è proprio la visuale in terza persona che ci accompagnerà durante tutto il gioco. La leggera contaminazione adventure deriva dalla presenza di alcuni piccoli puzzle da risolvere. In effetti non sono veri e propri enigmi dato che per proseguire nella missione sarà ad esempio sufficiente attivare o disattivare gli allarmi, oppure trovare delle chiavi che ci permetteranno di accedere alle aree successive.Questo mix di generi rende il gameplay di Airborne Troops abbastanza vario e dall’approccio semplicistico, tipico dei giochi arcade. Una qualità che se da una parte renderà felici i sostenitori degli shooter in terza persona con una piccola variazione sul tema, potrebbe dall’altra far storcere il naso ai sostenitori degli stealth action (e quindi di un certo realismo).Ad ogni modo il gameplay immediato ci consente di entrare subito nel vivo dell’azione. Inizialmente John sarà munito solo di coltello, poi una volta attaccati i primi nemici potremo impossessarci delle prime armi che ci capiteranno a tiro, ovvero pistola, fucile, ecc. Lungo il livello potremo trovare qualche utile power-up come ad esempio i medikit, contrassegnati da una croce verde (si assumono passandoci sopra e premendo il tasto INVIO), oppure qualche postazione contrassegnata dai punti interrogativi, che ci daranno qualche info sulla missione in corso. Le armi disponibili nel gioco sono quelle tipiche dei titoli del genere, come ad esempio fucili, pistole, mitragliatori, lanciarazzi e il coltello (in dotazione fin dall’inizio della partita). L’energia vitale del personaggio è contrassegnata da una barra posta in alto allo schermo, mentre con la rotellina del mouse potremo selezionare le varie armi in nostro possesso. Talvolta capiterà di dover avere a che fare con qualche allarme per disattivarlo, in modo da non dover affrontare inutili scontri con i nemici. Quando dovremo interagire con qualcosa verrà visualizzata su schermo una mano di colore verde (o una freccia, sempre dello stesso colore), che ci indicherà il punto in cui cliccare. Questo vale anche per aprire le porte che separano le varie aree.Durante il gioco non è presente alcuna opzione per il salvataggio rapido, caratteristica invece comune a molti altri giochi PC (tipo Splinter Cell). Il salvataggio avverrà solo alla fine della missione. Ogni livello è formato da tanti piccoli checkpoint, che utilizzeremo (in caso di sconfitta) per ripartire solo in quella singola sessione di gioco e non successivamente. In pratica nel caso in cui decidiamo di abbandonare la partita e la riprendiamo in un secondo momento, riprenderemo a giocare tutto daccapo e non dall’ultimo checkpoint in cui avevamo lasciato ore prima. Una scelta abbastanza discutibile che forse non piacerà a tutti, ma tutto sommato compensata da un livello di difficoltà non troppo alto. Evidentemente i programmatori hanno scelto così proprio per rendere il gioco più longevo e vista la mancanza di un multiplayer per il gioco on-line c’è da credere a questa ipotesi.

Uno scenario turbolento…L’aspetto più gradevole di Airborne Troops è la rappresentazione grafica dei vari scenari bellici, anche se il tutto non fa gridare al miracolo. Il RenderWare non è infatti sfruttato al meglio. Graficamente abbiamo così degli scenari nello standard e un personaggio tutto sommato ben realizzato ma privo di carisma.Come avrete capito il titolo di Playlogic non richiede delle specifiche hardware particolarmente esose, eppure il feeling visivo appare abbastanza convincente sia nella grandezza degli stage che per effetti grafici. Il porting diretto da console è venuto abbastanza bene, anche se in questo caso non potremo settare altri parametri grafici a parte la risoluzione video. Visto che tutte le rose hanno le spine, anche l’aspetto visivo di Airborne Troops non è esente da quelche piccolo inestetismo grafico. Il livello di dettaglio non è mai pulitissimo e talvolta le immagini durante i FMV sgranano leggermente, perdendo vistosamente di risoluzione. Insomma si ha la sensazione piuttosto evidente che siamo di fronte ad un gioco datato graficamente e che si poteva fare qualcosa di più, anche utilizzando il RenderWare. Purtroppo gran parte dei fondali sembrano “finti” e la cosa è piuttosto sgradevole all’occhio. Ad ogni modo il titolo di Playlogic si salva in corner grazie ad un’atmosfera degna della Seconda Guerra Mondiale che immerge il giocatore nell’azione. Anche senza sfruttare le capacità tecniche delle moderne schede video disponibili sul mercato, la realizzazione tecnica di Airborne Troops svolge discretamente il suo compito.Molto meno convincente appare la componente audio del titolo. Le lunghe pause di silenzio sono in parte giustificate dalla presenza della leggera interazione stealth di cui possiede il gioco, tuttavia si potevano inserire musiche ambientali che avrebbero donato maggiore fascino all’azione generale. L’unica cosa che udiremo saranno unicamente gli FX, ma anche qui si poteva fare un pò di più per renderli maggiormente realistici.Solo in qualche occasione, tipo lo scattare di un allarme, potremo ascoltare qualche musichetta, purtroppo anch’essa ripetitiva e non molto in linea con il look bellico del gioco. Da segnalare che il doppiaggio è in inglese con i sottotitoli in italiano.

Countdown to D-Day!Airborne Troops è uno shooter in terza persona con contaminazioni stealth e adventure. Grazie al suo gameplay semplice ed intuitivo ci ritroviamo con un gioco dalla buona giocabilità e ambientazione, anche se di giochi aventi come scenario la Seconda Guerra Mondiale sono ormai diventati una moda. Eppure nonostante la buona giocabilità mostrata nelle ore di gioco non possiamo dire che il titolo di Playlogic sia riuscito perfettamente. In effetti ci sono alcune note dolenti in Airborne Troops su cui è davvero impossibile sorvolare. Primo tra questi è la mancanza del salvataggio rapido, ormai divenuto un must per ogni gioco PC.Questa mancanza è stata voluta dai programmatori per compensare un evidente basso livello di difficoltà, altro grave difetto del gioco. L’IA dei nemici è davvero ridicola e le missioni totalmente prive di inventiva ed originalità. Il tutto si riduce a sparare ai soldati nazisti, trovare qualche oggetto o arma, disattivare qualche eventuale allarme e poi passare al prossimo checkpoint. L’azione di gioco è così ingenua che vi ritroverete a vincere senza sapere neanche come avete fatto. E questo ci introduce ad un’altro difettuccio: il level design lineare e privo di carisma.Sebbene l’ambientazione sia graficamente nella sufficienza non andiamo d’accordo sulla linearità di base che troviamo lungo il percorso. Nessun sussulto o grossa scelta, la strada da imboccare la troverete sempre e senza neanche faticare troppo. Si può quindi capire la mancanza del salvataggio rapido, eppure anche qui c’è la toppata. Se smettiamo di giocare per andare al cinema e riprendiamo più tardi, vi sembra giusto ritornare dall’inizio del livello senza riprendere dall’ultimo salvataggio? D’accordo che il gioco è semplice, ma in certi frangenti la semplicità si trasforma in noia e poi in frustrazione. Senza dimenticare che Airborne Troops rimane purtroppo un gioco non equilibrato strutturalmente.A risentirne di tutte queste lamentele è la longevità. Il titolo di Playlogic non durerà molto proprio a causa dell’eccessiva facilità e dell’IA modesta dei nemici. E la mancanza del salvataggio rapido invece di migliorare la situazione l’ha purtroppo peggiorata. Nessuno giocherebbe a lungo un gioco povero dal punto di vista del level design e caratterizzato da un basso livello di difficoltà. Insomma avrete appena il tempo di portarlo al termine e poi di disinstallarlo. Nonostante il quadro generale non sia del tutto roseo, Airborne Troops si mantiene globalmente sulla sufficienza e potrebbe presentarsi come valida scelta a tutti gli amanti degli action game immediati e semplici da giocare, tenendo però ben presente che in giro ci sono titoli migliori.

HARDWARE

Windows 98SE/2000/XP, Pentium III 650 MHz, 64 MB di RAM, 630 MB di spazio libero su hard disk, scheda video 64 MB di RAM, DirectX 9, mouse e tastiera.

– Buoni gli scenari del gioco.

– Gameplay immediato

– Interessante connubio di azione, stealth e adventure

– IA dei nemici deludente

– Mancanza del salvataggio rapido

– Sonoro non molto ispirato

– Poco longevo

6.5

La seconda guerra mondiale è divenuta ormai un clichè piuttosto abituale nel campo dei videogames, prova ne sono i tanti giochi usciti sul mercato. A questo filone “bellico” appartiene anche Airborne Troops, shooter in terza persona dal gameplay semplice ed intuitivo.

L’immediatezza del sistema di controllo rende il gioco di stampo arcade e quindi adatto agli appassionati del genere. Altro punto a favore è la realizzazione tecnica che, seppur datata, riesce ad immergere il giocatore in una perfetta atmosfera bellica.

Le note dolenti ci arrivano dalla semplicità fin troppo disarmante e dalla mancanza del salvataggio rapido. L’IA dei nemici è davvero modesta per impegnare un veterano del genere. La longevità purtroppo ne risente e difficilmente lo rigiocherete una volta finito. In pratica ci troviamo di fronte ad un titolo sufficientemente divertente che vi terrà impegnati per poco tempo, poi portato a termine lo disinstallerete di sicuro.

Forse ci saremmo aspettati un pò di più, ma tutto sommato la situazione non è tutta da dimenticare. Airborne Troops è un action game che potrà soddisfare (seppur per poco tempo) gli amanti del genere in cerca di un titolo semplice ed immediato.

Voto Recensione di Airborne Troops - Recensione


6.5

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