Recensione

Aiken’s Artifact

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a cura di Redazione SpazioGames

Nel gioco impersonerete l’agente Cain dotato di incredibili capacità psioniche e facente parte di un’organizzazione denominata DNPC (Department of National Psionic Control) che ha lo scopo di controllare le persone dotate di questi poteri. Alcuni psionici infatti hanno rifiutato qualsiasi tipo di controllo e hanno compiuto crimini di ogni genere. All’inizio del gioco scoprirete che lo stesso Cain è stato sospeso dal servizio per aver ucciso dei civili durante la sua ultima missione. Per questo motivo vi verrà inserito l’Agression Control Chip che vi impedirà di colpire gli innocenti.Durante le 21 missioni di gioco vi renderete conto che la trama e molto elaborata e ricca di risvolti interessanti.Aiken’s Artifact è un titolo che fonde molto bene diversi generi di gioco: troverete oltre alle fasi di azione alcune componenti tipiche dei giochi di ruolo ed alcuni enigmi da risolvere.Fondamentale durante l’avventura sarà ricercare le carte dei talenti: ce ne sono ben 80 ragruppate in 8 categorie chiamate totem. I talenti sono indispensabili poiché donano al nostro personaggio i diversi poteri che gli servono per combattere. Ci sono altri oggetti su cui potrete contare durante le missioni: la pistola, utile da utilizzare anche come mezzo di minaccia per farsi dare alcune informazioni, il distintivo, da mostrare ai civili quando li si vuole interrogare e il cellulare che potrete utilizzare per avere aggiornamenti sulle missioni e per ricevere preziosi consigli.Spesso dovrete dialogare con i personaggi che incontrerete anche se la possibilità d’iterazione in questi momenti e minima dal momento che i dialoghi sono quasi sempre fissi. Dal punto di vista della giocabilità siamo su ottimi livelli anche perché l’interfaccia dei comandi è molto semplice ed intuitiva. In particolare è molto comoda la barra d’interfaccia dove sono presenti dieci caselle in cui inserire i talenti che utilizzate più spesso in modo da averli sempre a portata di mano.Un appunto negativo invece sul comportamento di alcuni nemici che spesso ci affrontano utilizzando sempre lo stesso comportamento. Nei combattimenti contro i boss invece le cose si fanno più impegnative e dovrete usare correttamente i vostri talenti per avere la meglio.Dal punto di vista grafico siamo su buoni livelli: la visuale è sempre isometrica dall’alto anche se la telecamera ci permette di eseguire rotazioni o zoommate. Le cose più impressionanti del gioco sono i numerosi effetti di luce che si manifestano durante i combattimenti. Il tutto si muove fluidamente anche a risoluzioni elevate come la 1280×1024. Per quanto riguarda il sonoro si fanno notare i dialoghi ben realizzati e con delle recitazioni convincenti.

HARDWARE

E’ richiesto un Pentium II a 300 MHz, una scheda grafica con supporto per il Direct 3D e almeno 64 Mb di RAM.

MULTIPLAYER

E’ stata sviluppata una modalità deathmatch con alcune varianti:· Empty Deck: si parte senza nessun talento e bisogna cercarli nell’arena.· Limited Deck: si scelgono dal proprio repertorio i talenti da utilizzare durante la battaglia.· Unlimited Deck: potrete utilizzare tutti i talenti che possedete.Interessante la possibilità di scaricare da internet nuovi talenti.

8.5

Un gioco interessante che si avvale di una trama ben congegnata e coinvolgente. A questo si aggiunge un sistema di controllo intelligente ed una grafica curata. Gli unici difetti rilevanti sono l’intelligenza artificiale del computer non sempre elevata e caricamenti a volte molto lunghi (anche 30 o 60 secondi).

Ottima infine l’idea dei talenti che incrementa decisamente la longevità del titolo.

Voto Recensione di Aiken’s Artifact - Recensione


8.5

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