Recensione

Age of Empires: The Age of Kings

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a cura di Darkzibo

Il mondo degli strategici si è sempre diviso in due grandi rami: quello degli RTS, ovvero gli strategici in tempo reale, e quello degli strategici a turni che prevedono una mossa a testa per ‘mano’ ripercorrendo un po’ la struttura dei giochi da tavolo come Risiko!. Per coloro che conoscono la serie di Age of Empires, sarà facile ricollegarla al genere del primo gruppo, ovvero degli strategici in tempo reale. La cosa che caratterizza questo genere è la possibilità di creare le proprie unità senza dover aspettare il proprio turno, ma anche nei momenti in cui gli altri giocatori stanno preparando le loro. Seguendo il mio personale gusto, ho sempre preferito questo genere, ritenendolo più affascinante così come il vedere crescere le vostre cittadine e rafforzarsi il vostro esercito proprio negli istanti in cui anche i vostri nemici si stanno armando. Age of Empires ha sempre espresso al meglio questo mondo, equilibrando una buona dose di strategia militare con un’ottima gestione delle risorse. Nella sua sortita per Nintendo DS, però, la serie cambia rotta puntando, per andare incontro alle caratteristiche del portatile dal doppio schermo, sui lidi della strategia a turni.

L’era dei reCome detto poco sopra, quindi, Age of Empires: The Age Of Kings è uno strategico a turni che riprende il tema di Age of Empire 2 per Pc. Infatti sarete chiamati a rivivere i fatti più importanti del periodo medievale, da Giovanna d’Arco a Gengis Khan, dall’impero cinese a Saladino. Ogni personaggio storico rappresenta una campagna con una serie di missioni. Oltre alla campagna, potrete usufruire della modalità schermaglia o di un multiplayer che fa buon uso del Wi fi. Purtroppo è assente una modalità online, ma in fondo è comprensibile, considerata la durata media di una partita. Scegliendo Giovanna D’Arco (personaggio consigliato se volete apprendere appieno le caratteristiche del gioco), comincerà il tutorial che partirà dalla gestione delle truppe e dell’eroe giungendo a quella delle risorse. Subito noterete una certa differenza, imposta dalla struttura a turni. Il centro della città potrà essere costruito in qualsiasi zona (anche se la necessità di avere nuovi cittadini, creabili da questa struttura, vi porterà a costruire nelle vicinanze), e, di conseguenza, intorno saranno edificate le baracche, le arcerie, il mercato e tutte le torri di difesa. Altre costruzioni sono ancora più obbligate, come le fattorie, utili per recuperare la risorsa del cibo, e le miniere, per estrarre l’oro: queste dovranno essere per forza posizionate sul simbolo che rappresenta l’una o l’altra risorsa (spighe per il cibo e una pepita per rappresentare l’oro). Per effettuare i lavori, non serviranno le braccia dei contadini ma vi basterà edificare e di fatto conquistare queste zone, per poi vedere, ad ogni turno, il vostro tesoro aumentare. Certo, questo sistema impostato potrebbe lasciar spazio a perplessità dovute soprattutto al fatto che può capitare che il vostro oppositore conquisti più miniere e voi, di contro, più fattorie: avreste molto più cibo che giallo metallo, e questo potrebbe impedirvi di creare strutture e completare gli aggiornamenti. I programmatori hanno risolto il problema consentendo di andare sul centro cittadino e di versare le risorse in eccedenza per acquistare quelle che mancano, in modo da poter proseguire nel gioco senza alcuna limitazione. Ogni struttura potrà generare un’unità per turno, la quale si avvarrà dei potenziamenti prefissati per ogni epoca. In seguito potrete spostare questa unità in base alla distanza, rappresentata da caselle luminose, che potrà percorrere. Qui si apre il capitolo delle battaglie perché il posizionamento delle vostre unità peserà sull’esito di ogni battaglia. Come potrebbe accadere in qualsiasi altro strategico che si rispetti, sia esso a turni o in tempo reale, anche qui la conformazione del suolo gioca un ruolo importante. Prima di tutto, c’è da specificare che gli scontri avverranno automaticamente, nel senso che voi potrete solo decidere di attaccare una determinata unità una volta entrati nel suo raggio d’azione. Se, ad esempio, userete gli arcieri mentre il vostro oppositore è nascosto da una foresta, non sortirete l’effetto devastante che avreste nel caso si trovasse in aperta pianura. Invece il ponderare gli attacchi, impiegando le giuste unità contro i nemici, vi porterà a un buon esito dello scontro; usare i picchieri, dovutamente potenziati, contro i cavalieri sarà sempre una buona idea, così come posizionare gli arcieri sulle alture. Oltre alle unità a cavallo e pedestri, saranno presenti i mezzi d’assalto come i trabucchi, utili per attaccare le mura o per distruggere da lontano le truppe di uomini armati nemiche. La cosa migliore per vincere uno scontro è attaccare per primi, ma, a volte, questa tattica potrebbe scoprire altre zone che andavano difese, come il centro città o le miniere e le fattorie. Gli eroi, oltre a una forza maggiore rispetto alle semplici truppe, possono usufruire di poteri speciali, come il comando che infonde coraggio e quindi aumenta la forze delle truppe vicine, oppure la guarigione, la cui caratteristica si può ben evincere dal nome.Avrete sicuramente capito che tutto sta nella vostra abilità strategica, dalla gestione delle risorse al movimento delle truppe. La carta vincente, che vi porterà a un più probabile buon esito delle guerre, sarà il passaggio da un’era all’altra (4 in totale). Ogni età è composta da diversi aggiornamenti che andranno a migliorare le prestazioni delle varie unità e vi consentiranno di aumentare la produzione di risorse. Una volta raggiunto un buon numero di aggiornamenti e le risorse necessarie, vi sarà consentito di passare all’era successiva, dove troverete altri potenziamenti oltre a un rinnovamento delle strutture.

Sguainate il penninoIl paragone con l’altro strategico per eccellenza per Nintendo DS, Advance Wars Dual Strike, è inevitabile per quanto riguarda la giocabilità. Va da sé che l’ambientazione è molto diversa, così come la narrazione degli eventi. Anche in Age of Empires: The Age of Kings, dovrete sfruttare appieno la componente tattile che distingue la console dal doppio schermo: tramite il pennino potrete compiere facilmente qualsiasi azione, dal muovere un’unità al comandare un potenziamento o un attacco. Con pochi tocchi, muoverete l’esercito o costruirete una città. Niente di più facile e intuitivo. Una nota che potrebbe apparire dolente è data dalla poca precisione che potrebbe sopraggiungere mentre provate a selezionare una truppa o a governare un attacco quando vi trovate in treno o su un pullman. Orbene, se avete pensato per un attimo che i programmatori di Backbone fossero degli sprovveduti, dovrete ricredervi: vi sarà possibile impiegare i pulsanti più sicuri, in modo da non creare comandi casuali. La longevità, come detto precedentemente, oltre ad essere suffragata dalle campagne, potrà avvalersi anche della modalità schermaglia dove deciderete ogni settaggio, dal tipo di terreno alla presenza delle fazioni in campo, passando per le alleanze e il livello di difficoltà. Le partite possono durare parecchio tempo ed ecco, in vostro aiuto, la possibilità di salvare in ogni turno, in modo da riprendere il gioco anche più avanti.

Eleganza medievaleCome per quanto avveniva in Age of Empire 2 per Pc, anche la grafica di questa conversione per Nintendo DS è in 2d, con visuale isometrica. Essendo uno strategico in tempo reale, dimenticatevi di governare truppe effettive, ma accontentatevi della loro rappresentazione (ad esempio una truppa di arcieri è rappresentata da un arciere). Questo per far capire che in tutto Age of Empires permane un senso di simbolismo, che riesce comunque a rendere viva l’attenzione del giocatore. Quando affronterete un nemico o vi appresterete ad abbattere una costruzione, lo schermo superiore mostrerà l’animazione che riprende lo stile che la serie ha proposto negli altri episodi. Il tutto molto semplice e funzionale in base alla mansione che deve svolgere. Le schermate di narrazione riprendono uno stile di disegni medievale, riuscendo a immedesimare al meglio il giocatore nel compito che gli viene assegnato. Inoltre, se cliccherete su una casella qualsiasi o su un’unità, nello schermo superiore troverete una dettagliata descrizione, che informa su ogni cosa utile a un aspirante generale.Il comparto audio, con una colonna sonora medievale, caratterizzata da una musica appena accennata, è ben realizzato ma troppo ripetitivo. Per quanto riguarda gli effetti, c’è da dire che le urla di guerra e il rumore delle armi che cozzano sono egregiamente realizzati, tant’è che potranno essere uditi anche con il volume basso.

– Una strategia ben equilibrata

– Molto giocabile grazie al pennino

– Potrebbe non finire mai

– Buona alternativa a Advance Wars

– Musica troppo ripetitiva

– In multiplayer non giocherete molto

– Non si possono scaricare nuove mappe

– Potrebbe non piacere a tutti

8.2

Non ho nessun timore a affermarlo, il primo episodio portatile di Age of Empires si rivela un’ottima alternativa ad Advance Wars DS. Questo per diversi motivi: la struttura simile ma abbastanza semplificata permette una gestione immediata di ogni azione. Le partite sono molto lunghe, ma non disperate: tramite un sistema di salvataggio immediato potrete interrompere e riprenderle quando vorrete. Lo spirito della saga per Pc viene ripreso e a volte, nel caso siate appassionati come il sottoscritto, avrete la sensazione di rivedere lo strategico in tempo reale. Forse il multiplayer potrebbe rivelarsi superfluo dato che difficilmente troverete un avversario disposto a passare una quantità di tempo considerevole in sharing con voi. In effetti è spiegabile anche la mancanza dell’online, visto che le partite di una console portatile dovrebbero essere immediate e veloci e non possono intrattenere più di tanto un giocatore. Per il resto, anche attraverso un’esatta diversificazione delle fazioni, il titolo risulta ben curato e difficilmente troverete difetti a livello gestionale. Forse questa scelta dei turni potrebbe far storcere il naso a coloro che in Age of Empires hanno apprezzato proprio la strategia in tempo reale che proponeva, ma suggerisco anche a loro di provarlo. Infatti anche io ero scettico su questa scelta, ma, alla fine, mi sono ravveduto.

Se invece avete apprezzato Advance Wars Dual Strike, in questo Age of Empires: The Age of Kings troverete una perfetta alternativa che propone un’ambientazione medievale.

Voto Recensione di Age of Empires: The Age of Kings - Recensione


8.2

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