Recensione

Afrika Korps vs Desert Rats

Avatar

a cura di pWi

I generali si trasferiscono in Africa Il genere degli strategici in tempo reale (o RTS come amano chiamarli gli anglofoni) è da sempre uno dei più importanti e prestigiosi nel catalogo dei videogiochi per PC. Questo tipo di giochi ha fatto la storia della nostra piattaforma di gioco preferita. I vari Warcraft, i Command & Conquer, i Total War, gli Age of Empires sono certamente tutti titoli che meritano di entrare nell’Olimpo dei videogiochi. Nel 2002, soprattutto, Warcraft III e Age of Mythology hanno saputo fissare nuovi canoni (ed è impressionante ritrovarli puntualmente anche nei giochi di oggi, leggetevi la recensione e capirete perché), subito eguagliati e, per certi versi anche migliorati, da Command & Conquer: Generals, ultimo episodio della serie per eccellenza di giochi strategici uscito esattamente un anno or sono. Generals manteneva la tradizione da gioco di strategia puro dei suo predecessori, ma univa degli elementi di spettacolarità che davano all’esperienza di gioco un fascino unico. Insomma, da questo punto di vista possiamo considerare il gioco della EA Pacific un precursore che certamente sarà imitato da non pochi titoli. Cosa dicevo? Imitato? Volete un esempio? Si è proprio questo Afrika Korps vs Desert Rats, quello che possiamo tranquillamente considerare come un clone di Generals sia per quello che riguarda gli elementi strategici sia, soprattutto, per gli elementi spettacolari e cinematografici che fanno da protagonisti di questa nuova produzione MonteCristo. Insomma, capito qual è il target della giovane software house francese vediamo quali sono gli elementi convincenti e quelli meno convincenti di questo gioco prodotto da una software house certamente ambiziosa e realizzato dal team di sviluppo ungherese Digital Reality, già autore di un gioco certo di non poco conto quale è Haegemonia.

La seconda guerra mondiale ci perseguita Afrika Korps vs Desert Rats è ambientato, come buona parte dei giochi di oggi, durante la seconda guerra mondiale. Quello che cambia è invece l’ambientazione, stavolta ci troviamo infatti nei deserti dell’Africa. Insomma, scordatevi foreste fertili e paesi tranquilli, ma pensate piuttosto a distese di sabbia che non finiscono mai e a bufere capaci di annullare la nostra visibilità e di mettere in crisi le nostre truppe. Il giallo che invade lo schermo giocando ad Afrika Korps vs Desert Rats diventerà ben presto protagonista e la sua ambientazione saprà colpirci e affascinarci in un sol tempo. Sicuramente tutto questo è stato un colpo ben assestato dai ragazzi della Digital Reality che hanno trovato così un buon compromesso sul piano dell’originalità. La trama del gioco prende avvio dalle avventure dei suoi cinque protagonisti, stranamente amici e incredibilmente avversari sul campo di battaglia: ognuno di essi infatti ricopre un grado di assoluta importanza in ognuno degli eserciti impegnati in questo sanguinoso conflitto. Due dei cinque, inoltre, sono protagonisti veri e propri delle due campagne presenti nel gioco in quanto potremo anche gestirli e, quindi, prendere il loro posto sul campo di battaglia. I due eroi in questione sono Erich von Hartmann, tenente colonnello delle truppe tedesche e Gregory Sinclair, tenente colonnello delle truppe britanniche. Durante lo svolgimento della trama che costituisce entrambe le campagne i due incontreranno altri tre importanti protagonisti: Marius Bertrand Lafarge, sotto-tenente della legione straniera francese; William “Goose” Gosling, sergente dell’esercito degli Stati Uniti; Lys, detta anche Fleur du Mal, la quale è il vero protagonista nascosto delle vicende a cui assisteremo. In realtà, sia Sinclair che Hartmann sono follemente innamorati di lei, ma la nostra eroina sembra più interessata a stringere accordi a lei proficui approfittando del conflitto in corso e della generale confusione che prestare attenzione ai due folli innamorati. Tutte queste vicende potremo seguirle tramite i diari dei due colonnelli, i quali ci verranno proposti all’inizio di ogni missione e che, oltre a ragguagliarci sugli avvenimenti personali di ognuno di essi, ci informeranno sul come procede la guerra e sui fatti più salienti.

La strategia prima di tutto Una volta visti quali sono gli elementi che sorreggono la trama di Afrika Korps vs Desert Rats vediamo nel dettaglio le caratteristiche più importanti di questa produzione MonteCristo. Innanzitutto, diciamo che vi sono tre modalità di gioco principali. La modalità campagna, la modalità storica e la modalità scenario. Nella prima potremo scegliere se affrontare la campagna con le forze dell’Asse o con quelle Alleate, nella seconda affronteremo entrambe le campagne nell’ordine Asse/Alleati, nella terza potremo giocare in una determinata mappa di gioco senza preoccuparci più di tanto della trama. La cosa da sottolineare è la differenza tra la modalità campagna e quella storica. Infatti, i programmatori hanno deciso di inserire quella storica per il semplice fatto che il gioco, una volta scelti gli Alleati, aumenta considerevolmente il suo livello di difficoltà. Questa scelta si spiega quindi con il fatto che è meglio allenarsi prima con la campagna dell’Asse, relativamente facile, e solo in un secondo momento passare a quella con gli Alleati, in quanto è appunto estremamente più complessa e, se affrontata senza la giusta preparazione, può risultare assolutamente frustrante visto il suo elevatissimo livello di difficoltà. Detto questo bisogna dire che il gioco non si stravolge assolutamente con l’una o l’altra forza. Quello che cambia sono le unità a nostra disposizione, come fisionomia assolutamente differenti nell’uno e nell’altro caso. Tuttavia, il gameplay puro non differisce di molto. Vediamo, nel dettaglio, da quali elementi è costituito.Afrika Korps vs Desert Rats, come tutti gli strategici in tempo reale, pone il suo punto di forza sul campo di battaglia. La scelta delle strategie giuste, di quali unità usare a seconda delle circostanze, del posizionamento stesso delle unità, dei tempi giusti nei quali attaccare e difendere sono gli elementi determinanti perché le battaglie abbiano un esito a noi positivo. Il gioco della Digital Reality, proprio per sottolineare questo aspetto strategico incentrato prevalentemente sulla strategia di gioco durante le battaglie, non ci consente né la gestione di alcuna risorsa né di costruire nuove unità quando ne avremo bisogno. Una volta perse tutte le nostre unità, infatti, il gioco termina con il classico game over e saremo costretti a ripetere la missione dall’inizio. La cosa molto originale, in questa direzione, è la possibilità di scegliere, prima dell’inizio di ogni missione, la conformazione esatta del nostro esercito. Tramite una comoda schermata che usa il mai obsoleto sistema del drag & drop (trascina e rilascia) potremo scegliere, infatti, quali unità portare con noi sul campo di battaglia e quali no. Nella parte a sinistra dello schermo avremo la lista delle unità che potremo schierare, sulla destra quelle che abbiamo già scelto. Per tutta una serie di motivi che vedremo tra un attimo, converrà sempre portare soprattutto unità di artiglieria pesante e mezzi di trasporto veloci. Tra le altre unità troviamo anche aerei, soldati semplici o con mitragliatori, genieri, medici, veicoli per la riparazione di altri veicoli, carro armati di ogni tipo e, come dicevamo prima, moltissimi mezzi di trasporto. Tra questi non mancano jeep, carri blindati, addirittura motorette. Come avrete notato il trasporto delle truppe è, quindi, è molto importante. Questo perché le mappe sono molto ampie e i soldati a piedi non velocissimi. Spesso portare in tempo una squadra di fanteria nel vivo della battaglia è fondamentale e quindi avere i mezzi giusti al momento giusto è di primaria importanza.Per quanto riguarda la strategia vera e propria sul campo di battaglia, gli elementi cardine sono quelli a cui ci hanno abituato gli strategici più recenti. Primo fra questi è l’utilizzare sapientemente le unità in base alle loro caratteristiche. In Afrika Korps vs Desert Rats la distinzione più grande, tra le unità di attacco, va fatta tra l’artiglieria pesante e la fanteria. Diciamo subito che quest’ultima è, più che altro, carne da macello in quanto sarà veramente poco utile ai fini della vittoria nelle varie missioni. Questo perché anche un folto esercito, se schierato davanti ad un carro nemico, sarà spappolato in pochissimi istanti. Insomma, la forza di fuoco dei vari carri è veramente impressionante e, quindi, determinante per l’esito delle missioni. Tutto ciò porta al fatto che avere un numero cospicuo di carri schierati nei posti giusti è l’elemento cardine della strategia di Afrika Korps vs Desert Rats. Due elementi molto innovativi da questo punto di vista riguardano la possibilità di poter attaccare anche singole parti dei carri nemici e di coglierli di sorpresa attaccando da dietro. Entrambe le cose sono assolutamente fondamentali: la prima ci consente di scegliere, ad esempio, la torretta o i cingoli dei mezzi nemici e di attaccare solo questi. In pratica, distruggere un carro richiede diversi secondi nei quali potremo avere la peggio anche noi, se invece attacchiamo i cingoli il carro nemico sarà costretto a rimanere fermo, se attacchiamo la torretta non potrà più fare fuoco. A meno di non avere un mezzo di riparazione (il quale acquisisce così un’importanza considerevole) i carri senza cingoli rimarranno immobilizzati e quelli senza torretta inoffensivi; risultato? Sarà obbligatorio lasciarli lì dove sono e continuare a piedi. L’altro elemento che prima menzionavamo faceva riferimento all’attacco alle spalle. In molte battaglie, infatti, sarà determinante cogliere il nemico impreparato in quanto faremo prima a distruggere un carro attaccando la sua parte posteriore. Questa strategia è molto importante in quanto, in caso contrario, con l’attacco frontale, qualsiasi battaglia si trasforma in un roulette russa, nel senso che potremo vincere sia noi che il nostro avversario con la stessa probabilità. Quindi, se avete un po’ capito i meccanismi di gioco di Afrika Korps vs Desert Rats, vi sarete certamente resi conto che la maggior parte delle battaglie sono costituite da scontri a fuoco da grande distanza fra carri nemici: questo è il vero fulcro del titolo della Digital Reality. Tuttavia, in tutto questo un’importanza, seppur secondaria all’attacco diretto come abbiamo detto prima, la ha la fanteria. I vari carri hanno infatti bisogno di diversi uomini per potersi spostare e per poter far fuoco. Dentro un carro serve, infatti, un uomo che guida, uno che spara e altri che aiutano nella visibilità di quello che circonda il carro stesso. Quindi, inserire più uomini dentro un carro diventa assolutamente fondamentale, in quanto il carro sarà così più efficiente e potente. In tutto questo dobbiamo parlare anche di eroi. Infatti, proprio come succedeva in Warcraft III, gli eroi hanno un’importanza primaria. Non solo sono molto più resistenti degli altri soldati ma, una volta fatti salire su un carro, lo renderanno assolutamente più potente in fase di attacco. Tenere, invece, l’eroe a terra sarà del tutto inutile in quanto non potrà far nulla contro i carri nemici come qualsiasi delle altre unità di fanteria.Bisogna dire che le missioni presenti in Afrika Korps vs Desert Rats sono molto varie rendendo il gioco comunque godibile anche dopo diversi giorni dall’averlo iniziato. Ci sarà richiesto di difendere la postazione dei nostri alleati (ad esempio i tedeschi spesso combatteranno insieme a neozelandesi e italiani), di attaccare particolari avamposti, di difendere dei carri, di scortare un convoglio da una parte all’altra di una città, di riparare un certo numero di carri e di condurli fuori dal campo di battaglia, di distruggere elementi di artiglieria nemici o di impedire che un convoglio raggiunga una determinata locazione e così via. Come vedete c’è una bella varietà. Altro elemento senz’altro molto positivo riguarda il motore fisico che è stato studiato per muovere Afrika Korps vs Desert Rats. Questo rende le battaglie molto realistiche e, insieme ad un ottimo comparto grafico, rende il gioco della Digital Reality, come dicevamo all’inizio della nostra recensione, molto spettacolare. Ad esempio, i carri, nel momento dello sparo, dimostrano grande potenza e grande pesantezza tramite i classici movimenti oscillatori che si presentano in circostanze del genere. Inoltre, una volta colpito un soldato a terra con un colpo di mortaio lo vedremo saltare in maniera altrettanto realistica. I combattimenti che coinvolgono tanti carri, a loro volta, sono veramente molto spettacolari e sono in grado di catturare l’attenzione del giocatore anche su elementi prettamente estetici. Insomma, è difficile vedere un motore fisico tanto accurato in un semplice gioco di strategia ma i ragazzi della Digital Reality, assolutamente a ragione dal mio punto di vista, hanno curato questo aspetto con molta solerzia. Lasciando gli elementi positivi, dobbiamo però parlare anche di giocabilità e intelligenza artificiale. Per quanto riguarda la prima, bisogna purtroppo lamentarsi pesantemente. Una cosa che mi ha fatto non poco innervosire è, infatti, la reticenza con la quale le truppe rispondo ai nostri ordini. Non ho ben capito se sia stata una precisa scelta dei programmatori o un fatto involontario, ma la sostanza non cambia di molto. Capita, infatti, che premendo, ad esempio, il numero relativo ad un certo gruppo le unità che desideriamo selezionare non rispondano prontamente. Nel fulcro della battaglia tutto questo si traduce nella sconfitta in pochi secondi, sconfitta che quindi non è causata da un ordine errato nella nostra strategia ma semplicemente perché le nostre unità non hanno risposto prontamente ai nostri comandi. Altra cosa che spesso ci ha fatto imbufalire sono i strani waypoint che le nostre unità percorrono. In pratica, soprattutto in spazi angusti, una volta che ordiniamo loro di recarsi in un certo luogo, molto spesso non vanno per la strada più ovvia da prendere ma si producono in giri allucinanti, passando spesso proprio dove non volevamo e cioè nel covo degli avversari. I ragazzi della Digital Reality hanno pensato di ovviare a tutto questo introducendo la possibilità di mettere il gioco in pausa e di imbastire gli ordini con calma. Non dico che questo sia inutile, anzi è molto pratico nella maggior parte dei momenti, ma un giocatore classico di RTS come me preferisce senza dubbio dare gli ordini in tempo reale sul campo di battaglia per cui mi è stato abbastanza innaturale usare la pausa. Per quanto riguarda il discorso relativo all’intelligenza artificiale, a parte il fatto dei waypoint, ci sono alti e bassi. Diciamo subito che il gioco offre un sostenutissimo livello di sfida in quanto la difficoltà generale, come avrete certamente notato dalle mie parole, è assolutamente elevata. Questo fa di Afrika Korps vs Desert Rats un gioco destinato principalmente ai giocatori assidui di strategici. Già a livello normale infatti è doveroso ripetere diverse volte le missioni con l’Asse ed è praticamente impossibile completare quelle con gli Alleati. Tutto ciò porta ad un certo livello di ripetitività, proprio perché siamo costretti a ripetere le missioni diverse volte prima di avere la meglio. Quindi il fatto che il gioco sia così difficile è un po’ un’arma a doppio taglio: da una parte offre un livello di sfida sostenuto per i giocatori più esperti, dall’altra rende il tutto abbastanza ripetitivo e, soprattutto, inaccessibile inizialmente per chi non è abilissimo con gli strategici. Prima di passare alla grafica vediamo velocemente anche l’aspetto del supporto multiplayer. In Afrika Korps vs Desert Rats sarà possibile giocare online grazie a tre modalità diverse: deathmatch, conquista e Tobruk-To-El-Alamein. Per quanto riguarda la prima penso non ci sia altro da aggiungere: in una mappa dovremo far fuori i nostri avversari senza farci sconfiggere a nostra volta. Nella modalità conquista dovremo conquistare delle bandiere sparse sulla mappa e, sostanzialmente, chi ne possiede di più vince. Dico sostanzialmente perché è possibile impostare il criterio di vittoria tra il conquistare il maggior numero di bandiere con o senza limiti di tempo e l’eliminare tutte le bandiere nemiche. La modalità più originale è però Tobruk-To-El-Alamein. In questa, uno dei contendenti inizia come attaccante, l’altro come difensore. Entrambi possiedono una piccola città alle due estremità della mappa. L’attaccante deve cercare di sbaragliare il difensore prima che, dopo un certo periodo di tempo, quest’ultimo riceva rinforzi. A questo punto, l’attaccante dovrà ripiegare sulla propria città per sopravvivere e il ciclo si ripeterà fino a che uno dei due non avrà la meglio.

Quando anche gli strategici sono in 3D Afrika Korps vs Desert Rats, come tutti i più recenti strategici in tempo reale, vanta un motore grafico in tre dimensioni. Devo dire che la grafica del gioco della Digital Reality mi ha colpito non poco vuoi perché non mi aspettavo un tale livello di attenzione a questo aspetto vuoi perché è realmente spettacolare. Quello che colpisce soprattutto sono le varie esplosioni, gli incendi, gli spari, le tormente di sabbia, l’incedere dei soldati e così via. Soprattutto le animazioni sono veramente molto accurate; grazie a queste l’esplodere di un carro rende il tutto ancora più spettacolare. Anche le texture ci hanno colpito per il loro elevatissimo livello di dettaglio. Certo il gioco non possiede un numero di poligoni sconsiderato e se facciamo dello zoom sulle nostre unità vediamo che non proprio tutto è allo stato dell’arte ma ricordiamo che ci troviamo in uno strategico, il quale deve pur muovere moltissime unità contemporaneamente. Infatti, il gioco gira assolutamente bene anche su computer non di ultimissima generazione, tanto che i requisiti minimi parlano di un Pentium III a 1 Ghz e di 256 MB di RAM. Per quanto riguarda l’audio, rimaniamo anche qui su livelli senz’altro entusiastici. Le musiche sono ottimamente realizzate e contribuiscono a ricreare l’atmosfera di gioco. Gli effetti sonori, d’altra parte, sono altrettanto ben realizzati. Il saltare in aria di un carro o i vari colpi di mortaio o, ancora, il rumore dei fucili della fanteria sono veramente molto ben ricostruiti contribuendo ancora una volta all’immedesimazione del giocatore. Concludiamo la nostra recensione dicendo che il gioco è commercializzato in Italia in una versione completamente localizzata nel nostro idioma per quanto riguarda i testi, mentre il parlato resta in inglese.

HARDWARE

Requisiti minimi: Pentium III 1 Ghz o equivalente, 256 MB RAM, scheda video con almeno 64 MB di RAM, scheda audio Windows compatibile, 1 GB di spazio libero su hard disk.

Requisiti consigliati: Pentium III 1,3 Ghz o equivalente, 512 MB RAM, scheda video con almeno 128 MB di RAM, scheda audio Windows compatibile, 2,5 GB di spazio libero su hard disk.

Sistema di prova: Pentium 4 2,8 Ghz, 512 MB RAM, GeForce 4 Ti 4200, scheda audio Hercules Game Theater XP.

MULTIPLAYER

Afrika Korps vs Desert Rats è giocabile anche online o in LAN fino a quattro giocatori contemporaneamente. Sono presenti tre modalità di gioco: deathmatch, conquista e Tobruk-To-El-Alamein.

– Le scelte strategiche hanno un preciso peso sull’andamento della battaglia

– Buon livello di sfida

– Realistico grazie ad un ottimo motore fisico e ad una buona grafica

– Non introduce consistenti novità rispetto agli altri esponenti del genere

– A tratti ripetitivo

– Giocabilità da rivedere

7.5

Come avrete capito da quanto abbiamo scritto nella recensione, Afrika Korps vs Desert Rats ci ha colpito per la stragrande maggioranza dei suoi aspetti. La cosa principale in un gioco di strategia è che questo riesca a dare il giusto peso alle scelte strategiche del giocatore: ebbene in questo il gioco della Digital Reality è quasi perfetto. Sbagliare una scelta sul campo di battaglia sarà, infatti, assolutamente deleterio per la nostra missione, così come l’azzeccare il piazzamento delle truppe o il momento giusto per attaccare saranno fondamentali per portare a termine i nostri obiettivi. A questo si aggiunge un ottimo livello di realismo grazie ad un buon motore fisico e ad un dettaglio grafico di assoluto impatto. Per quanto riguarda gli equilibri di gioco, invece, siamo rimasti un po’ interdetti perché se da un lato Afrika Korps vs Desert Rats offre un buon livello di sfida per i giocatori più esperti dall’altro potrebbe risultare inizialmente inaccessibile per chi non è cresciuto a pane e strategici. Ma il vero tasto dolente di questa produzione si trova facilmente nella giocabilità in quanto non è sempre immediato gestire bene le nostre truppe per tutta una serie di motivi che abbiamo spiegato nella recensione. Insomma, certo Afrika Korps vs Desert Rats non introduce molto di più rispetto a quanto fatto da Command & Conquer: Generals ma, se siete degli appassionati del genere RTS e non vi lasciate spaventare dai difetti che abbiamo sottolineato, è un acquisto obbligatorio.

Voto Recensione di Afrika Korps vs Desert Rats - Recensione


7.5

Leggi altri articoli