Recensione

A-Train HX

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a cura di SAH

Uno dei generi meno esplorati su Xbox360 è sicuramente quello dei simulatori. Artdink, software house giapponese, porta in Europa il seguito di un titolo uscito agli inizi degli anni ’90: A-Train, clone per l’epoca del capolavoro di Will Wright, SimCity. Nei panni del magnate di turno dovrete far girare l’economia della vostra città contando solo sui vostri treni e le vostre rotaie. Un progetto atipico e senza dubbio interessante, ma la realizzazione sarà in grado di conquistare l’attenzione dei giocatori della console Microsoft?

No Tutorial No PartyOgni simulatore che si rispetti, proprio per le sue meccaniche non proprio immediate, fornisce una serie di missioni prova in forma di tutorial per spiegare la base su cui poggia il proprio titolo. Non è il caso di A-Train HX che permette di scegliere tra due modalità di gioco, la campagna costituita da quindici missioni preconfezionate e non legate tra loro da un filo logico, e la modalità editor che permette di costruire la propria missione ideale. I primi minuti di gioco sono davvero spiazzanti, ritrovandoci in un’ambientazione natalizia di una metropoli. La città sembra vivere di luce propria, esistono già strutture come grattacieli e negozi ed è presente persino una rotaia. Per un giocatore che inizia la propria avventura nel mondo dei simulatori non è esattamente la situazione ideale. Le icone che saltuariamente compariranno nella parte bassa dello schermo non forniranno mai informazioni veramente utili ma si limiteranno a dire cosa è lecito e cosa no. Le opzioni a disposizione del giocatore sono numerose e come gestionale sotto questo aspetto non delude. Sarà possibile costruire stazioni con un massimo di quattro binari e destinare ciascuno di essi ad un incarico diverso. Se il trasporto passeggeri è utile per migliorare le comunicazioni e portare sempre più abitanti nella propria città, il carico delle merci è altrettanto importante per migliorare l’economia e permettere di costruire nuove attrezzature. Per incrementare i guadagni della propria società è comunque possibile investire in altre strutture come negozi, uffici, grattaceli, hotel e persino simboli architettonici come una versione alternativa della Tour Eiffel. Queste strutture tuttavia non garantiranno un guadagno immediato, anzi richiederanno numerose risorse per avviarsi ma fortunatamente per la maggior parte delle missioni non esiste un limite temporale. In alternativa per ottenere un guadagno maggiore è possibile investire in borsa. Giorno dopo giorno tramite l’apposita sezione sarà possibile visualizzare l’ andamento delle proprie azioni e decidere in qualunque momento di vendere. Procedendo nel gioco verranno sbloccate altre opzioni come gli aeroporti e i porti navali. A differenza delle stazioni queste strutture saranno più autonome e una volta costruite saranno in grado di produrre introiti abbastanza rapidamente.

Il valore dell’acciaioIn termini grafici i risultati sono decisamente insoddisfacenti. I terreni privi di costruzioni sono realizzati con una serie di texture molto semplici e piatte. Le abitazioni sono tutte uguali tra loro così come le altre varie strutture, gli unici veri cambiamenti sono rappresentati dal diverso accoppiamento cromatico. Le aree di gioco sono piuttosto ampie, ma, come in quasiasi altro strategico, esistono dei confini prestabiliti. I più curiosi scopriranno che generalmente le rotaie già presenti ad inizio missione nascono dal nulla e raggiungono la vostra città. Il comparto sonoro è ancora più povero, non è presente alcuna voce all’interno del gioco e le poche musiche che vi terranno compagnia sono noiose e ripetitive, anche se in occasioni di festività particolari come il Natale, i classici temi verranno sostituiti da altri più caratteristici. Oltre alla modalità carriera a missioni (la cui difficoltà è indicata da una, due o massimo tre stelle) il giocatore potrà costruire il suo scenario ideale grazie all’editor piuttosto ben realizzato dagli sviluppatori. L’idea di inserire l’editor è buona, però trattandosi di un gioco per console che non poggia su un sistema libero di diffusione dei propri lavori come Internet si dimostra un pò troppo fine a sé stessa anche perchè difficilmente vale la pena spendere ore e ore a progettare per mostrare il risultato ad amici e parenti. In termini di longevità il titolo si attesta su livelli decisamente alti, i quindici livelli di gioco richiedono almeno un paio di ore ciascuno per portarli a termine anche se prima saranno necessario almeno 4-5 ore di tutorial autogeno per comprendere appieno le meccaniche. La maggiore incognita è rappresentata dal reale interesse che un titolo così peculiare possa avere verso una comunità come quella delle console.

– Simulatore profondo

– Numerose missioni

– Editor ben realizzato

– Grafica obsoleta

– Temi noiosi e ripetitivi

– Troppo complesso senza tutorial

5.5

A-Train HX è un discreto simulatore che, per varietà e quantità, offre un gran numero di contenuti che sicuramente faranno la gioia dei (pochi) appassionati. L’assenza di un tutorial che presenti ai giocatori le meccaniche di base lo rendono ancor più un titolo dedicato a una ristretta cerchia di fan. Presenta tuttavia una notevole longevità data dalle quindici missioni inserite.

Voto Recensione di A-Train HX - Recensione


5.5

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