Il 1987 è un anno a cui sono particolarmente affezionato, fosse anche solo per il fatto che è l’anno in cui sono nato, e durante il quale sono successe molte cose interessanti. Mentre nascevano bellezze come la tennista Maria Sharapova e l’attrice Ellen Page, e fenomeni dello sport come Lionel Messi nel calcio e Sebastian Vettel nella Formula 1, alcuni oscar venivano vinti da Platoon come miglior film e Michael Caine (Alfred nell’ultima trilogia di Batman) come attore non protagonista in Hannah e le Sue Sorelle. Il tutto accadeva proprio mentre una ancor minuta community di videogiocatori si divideva principalmente tra chi possedeva un NES e chi un Master System, e proprio su quest’ultima piattaforma la Sega pubblicava il seguito di Fantasy Zone, un arcade game molto apprezzato all’epoca. Nessuno allora avrebbe potuto lontanamente immaginare che quello stesso titolo sarebbe stato pubblicato su una console portatile dell’acerrima rivale a quasi trent’anni di distanza.
Ebbene, dopo tutto questo preambolo dedicato alla contestualizzazione cronologica, siamo qui oggi per parlare di 3D Fantasy Zone II W, titolo sviluppato da M2 che potete già trovare sull’eShop Nintendo al costo di 5 euro, centesimo più centesimo meno.
Pew pew pew!
Noi videogiocatori siamo ormai saturi di remastered, remake e in qualsiasi altro modo si voglia chiamarli. Sono mesi che vediamo spuntare nuove edizioni di vecchi giochi a cadenza quasi regolare su scaffali e shop online, magari di un titolo che ha visto la sua prima pubblicazione soltanto un anno prima . Non è certamente questo il caso. Si sta infatti parlando di un classico uscito su una console che poche persone possono ancora vantarsi di avere in casa e che, per cinque euro, potrebbe far scoprire anche ai giocatori più giovani il fascino dell’era 8-16 bit, poiché questa aveva al suo arco molte altre frecce oltre i brand storici capitanati da Mario e Sonic.
Per oltre un anno dalla release di PlayStation 4, molti videogiocatori hanno trovato in Resogun la miglior esclusiva che la console “next gen” avesse da offrire e molto probabilmente questi stessi giocatori non sanno – e saranno altresì ben contenti di sapere – che questa tipologia di prodotto ha come antenato proprio Fantasy Zone, a dimostrazione del fatto che anche dopo qualche decennio alcunesue meccaniche possono risultare apprezzabili e dannatamente divertenti.
Per chi non sapesse assolutamente di cosa stiamo parlando, 3D Fantasy Zone II W è uno sparatutto a scorrimento, suddiviso in livelli, nel quale bisogna distruggere tutti i nemici che ci si parano davanti. Un concetto molto semplice, solo che nel gioco di semplice c’è effettivamente solo quello. Per un videogiocatore esperto e abituato al genere non ci vorrà più di una mezz’oretta per completare gli 8 livelli tutti d’un fiato. Per chi invece non ha avuto modo di tenere allenati i propri riflessi negli ultimi anni, le proprie dita o la propria coordinazione occhio-mano, non basterà qualche ora per riuscire a conquistare l’ultima boss fight.
Attenti, potreste pensare che sia un titolo breve, ma vi trovereste in errore, poiché l’anima di Fantasy Zone non risiede nel mero completamento dei livelli ma nel livello di sfida per il giocatore. Se ad una prima run l’obiettivo potrebbe facilmente essere inquadrato nel tipico “riuscire a finire tutto, un pezzetto per volta”, già dalla seconda scatta in maniera involontaria la volontà di finire di nuovo tutto d’un fiato e senza game over, poi di battere il record di mezzo milione di punti, poi di battere il proprio precedente record, e in seguito di provare nuovi approcci e nuovi gadget per essere ancora una volta quella piccola navicella che ce la fece, anche se questo avrà nel frattempo scatenato in voi una latente sindrome di Tourette. Qualora invece voleste mettere ancor più a dura prova le vostre abilità, potrete cimentarvi nella dimensione parallela, dove le cose si fanno ancor più difficili.
Boom Boom BOOM!
3D Fantasy Zone II W, a dispetto del nome, è una piccola perla in due dimensioni in cui è possibile ovviamente attivare l’opzione del 3D stereoscopico (salvo stiate giocando su 2DS) per vedere in rilievo tutte le unità rispetto allo sfondo. In sede di recensione ho testato il gioco su New 3DS e anche con il 3D stabilizzato e migliorato ci sono stati dei piccoli fastidi ottici, il che può far pensare che sui modelli semplici disattivare il 3D possa essere l’unica soluzione per riuscire a giocare serenamente. La frenesia del gameplay porta inevitabilmente a tenere lo sguardo incollato ad Opa-Opa, la vostra navicella in missione per salvare la pace, onde evitare che anche il più piccolo e infido proiettile ci faccia esplodere, e anche la più leggera indecisione dell’effetto 3D crea qualche disturbo, facilmente traducibile in distrazione, errore e quindi game over.
Restando in tema di elementi mobili, nonostante la quantità di unità nemiche sia da considerarsi soddisfacente, il titolo Sega non brilla per la varietà degli avversari comuni presenti in ogni livello, mentre si eleva sopra la sufficienza già per le colorate ambientazioni dei livelli e raggiunge il top per i boss che troverete alla fine di ognuno. I boss hanno tutti uno stile originale, un pattern peculiare e richiedono un preciso approccio per essere abbattuti. Certo, spesso può bastare individuare e colpire il suo punto debole a ripetizione, eppure ogni boss fight è ostica, articolata e incredibilmente soddisfacente appena vedrete scoppiare quel maledetto che tanto vi ha fatto penare fino a quel momento. È proprio su queste battaglie che il gioco punta, tanto da dedicare un livello esclusivamente ad un susseguirsi di tutti i boss precedentemente affrontati (con due boss extra, se possibile ancora più esaltanti e complessi).
Ciò che invece manca, pur non rappresentando una grave pecca, è l’utilizzo dello schermo inferiore. È innegabile che la struttura originaria del gioco non prevedesse tale possibilità, eppure sarebbe bastato poco per mettere almeno l’inventario di tutti gli upgrade già acquistati e dare modo al giocatore di selezionarli in tempo reale, tanto per fare un esempio. Forse gli sviluppatori hanno preferito restare quanto più fedeli al gameplay originale, ma è pur vero che da una riedizione di un gioco vecchio 28 anni è lecito che il pubblico possa aspettarsi qualche piccola modifica marginale che non snaturi il gioco ma ne arricchisca il valore.
– Gameplay solido e divertente
– Impegnativo ed appagante
– Prezzo irrisorio
– Per alcuni potrebbe risultare eccessivamente difficile
– 3D stereoscopico fastidioso
– Schermo inferiore praticamente inutilizzato
3D Fantasy Zone II W porta sulle console portatili Nintendo un pezzetto di storia in tutta la sua articolata semplicità. Riporta quello stile videoludico che negli anni un po’ si è perso ed è proprio per questo che chiunque dovrebbe dargli una possibilità. Un tuffo nei ricordi per coloro che già lo giocarono al tempo, una interessante lezione di storia per i più giovani che non hanno avuto la possibilità di vivere quel periodo. Il titolo offre un’esperienza di gioco frenetica e divertente, sicuramente difficile abbastanza da farvi tirare più di una imprecazione. Ricordando quante monetine si era soliti spendere nei cabinati di un tempo, cinque euro per Fantasy Zone possono valere decisamente la spesa.