Un nuovo report di Bloomberg rivela che il fenomeno del bagarinaggio ai danni di PS5 potrebbe stare causando danni irrimediabili agli affari di Sony.
Il portale prende in considerazione i dati di vendita giapponesi, che rivelano come dal lancio la console next-gen abbia piazzato 213.000 unità ma abbia venduto soltanto 63.000 copie tra i tre giochi di maggior successo.
Questo vuol dire che delle tante unità distribuite molte sono finite nelle mani di persone non interessate davvero al gaming ma soltanto desiderose di rivendere la console a prezzi maggiorati.
A trainare le vendite del software in negozio ci hanno pensato Spider-Man Miles Morales e Demon's Souls, ma a quanto pare siamo molto lontani da una situazione ideale.
Il confronto con Nintendo Switch è ad esempio impietoso: nel suo primo mese, la console ibrida della Grande N aveva venduto 525.000 unità e i suoi tre giochi top avevano raggiunto da soli 509.000 copie.
Un dato di gran lunga differente e che pone un serio problema per Sony, che vende PlayStation 5 in perdita e genera invece guadagni sulla vendita di ogni gioco.
Kazunori Ito, analista di Morningstar Research, crede che "il sistema potrebbe mancare una chance critica di entrare in una buona spirale ascendente tra hardware e software".
Questo potrebbe portare ad una situazione in cui "le entrate totali della piattaforma non saranno così forti come speravamo".
Ci sono alcuni caveat, ovviamente, come la retrocompatibilità con i giochi PS4 ora più economici e le vendite digitali; tuttavia, entrambi i fattori non giustificherebbero cifre così al ribasso.
I bagarini, definiti scalper in lingua inglese, sono una piaga ben nota ai produttori di console e ai rivenditori, cui è sempre più difficile porre rimedio; tant'è vero che spesso e volentieri questi si espongono pubblicamente senza temere ritorsioni.
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