Le console next-gen hanno sempre bisogno di qualche anno per ingranare, e PS5 non costituirà un'eccezione.
A rivelarlo è Jim Ryan, presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, in un'intervista concessa all'agenzia russa TASS.
«La storia ci dice che è nel secondo o terzo anno che gli sviluppatori prendono davvero il loro ritmo», ha spiegato Ryan.
«Gli sviluppatori tipicamente hanno bisogno di un po' di tempo per familiarizzare [con l'hardware].Ma è probabilmente nel 2022 che vedrete alcune cose meravigliose, com'è successo nel 2015/2016 con la precedente generazione, quando i giochi che hanno definito la generazione hanno iniziato a venire pubblicati».
Per PS4, dopo una prima ondata costituita perlopiù da Killzone Shadow Fall, Knack e inFamous Second Son, in quegli anni vennero lanciati tra gli altri Until Dawn, Bloodborne e Uncharted 4, che bene hanno definito il tipo di esperienza e qualità a cui la console avrebbe aspirato negli anni a venire.
Sony ha provato ad essere più aggressiva in questa generazione, affidandosi all'inizio a studi esterni (per Demon's Souls di Bluepoint Games e per Sackboy: Una Grande Avventura, ad esempio) e lasciando il 2021 a tutti gli altri.
Il prossimo anno toccherà a Horizon Forbidden West e God of War Ragnarok, che dovrebbero avere un peso specifico nettamente superiore rispetto ai colleghi del secondo anno di PS4.
Tuttavia, Horizon sarà un capitolo cross-gen e God of War Ragnarok corre lo stesso "rischio", per cui queste produzioni potrebbero in effetti essere più prudenti.
Se volete prepararvi al ritorno di Kratos, vi raccomandiamo di recuperare il precedente God of War, GOTY del 2018.