Post Trauma sembra proprio uno spin-off di Silent Hill | Provato
Può un piccolo progetto indie riprendere al meglio le atmosfere malate della Collina Silenziosa?
a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: RobertoSerraG
- Produttore: RobertoSerraG
- Piattaforme: PC
- Generi: Avventura , Survival Horror
- Data di uscita: TBA
Si sono sprecate sin troppe parole per elargire complimenti a titoli frettolosamente associati alla serie horror Konami. In verità, chi è un fan di Silent Hill sa benissimo che di giochi che gli assomigliano o che in qualche modo riescono a catturarne lo spirito non ne esiste nemmeno uno. Eppure nel corso degli anni ci hanno provato in tanti, fallendo miseramente e non apportando mai nulla di completamente aderente a una formula che di fatto resta ancora oggi inarrivabile.
Come ripetiamo da diverso tempo, è dal sottobosco indie che spesso arrivano le più interessanti novità, e sebbene vadano fatti i giusti distinguo quando si appaiano produzioni ad alto budget e titoli gestiti col minimo essenziale, in Post Trauma ci abbiamo visto qualcosa che ricorda in modo evidente i fasti di quell'epoca d'oro.
Se pensate poi che Post Trauma è un piccolo progetto portato avanti dal solo Roberto Serra Gascòn (con piccole collaborazioni esterne per finalizzare il tutto), ecco che d'improvviso la proposta si fa ancora più sorprendente. Lo abbiamo scovato per la prima volta in quel laboratorio di idee che è Itch.io, per poi scoprire senza troppa sorpresa che c'è stato anche l'approdo su Steam, con tanto di demo liberamente scaricabile.
Post Trauma, la storia
La versione di Post Trauma da noi provata è chiaramente ancora arretrata, e d'altra parte è stato proprio l'autore a specificare che per l'uscita finale ci vorrà ancora del tempo. Nel frattempo, dell'horror abbiamo già potuto saggiare la spiazzante premessa: Roman è un uomo di 57 anni che si risveglia d'improvviso in un luogo strano e ostile, con la volontà di ritrovare la strada che lo riporta a casa dalla sua famiglia. La sensazione è che quel luogo innominato possa essere però un agglomerato di incubi e lucidi deliri nato come proiezione inconscia dei suoi malesseri, e che di reale possa dunque esserci ben poco.
Lo si inizia a intuire quando sin dalla primissima fase il gioco fa alcuni rimandi a molti anni prima, come il vecchio giornale trovato su un sedile della metropolitana che risale addirittura a tredici anni fa. Succedeva anche in alcuni capitoli di Silent Hill, quando il protagonista s'imbatteva d'improvviso in un passato che si credeva sepolto da qualche parte nella memoria; ed è in fin dei conti un modo di narrare che illumina il fosco vissuto del protagonista poco a poco, diradando le nebbie che si addensavano attorno ai ricordi che volevano essere definitivamente rimossi.
L'avventura di Roman inizia proprio in un vecchio convoglio di una metro abbandonata, tra silenzi stranianti e suoni distorti che sottolineano le stranezze che avvengono durante le fasi esplorative fatte di grande circospezione e incertezze su ciò che potrebbe accadere dentro i vagoni da attraversare. Di dettagli sulla storia, in effetti, ce sono ancora pochissimi. Di certo sappiamo che Post Trauma non è un titolo casuale, e che i disturbi post traumatici potrebbero influire in modo netto sulle percezioni dell'uomo ormai non più giovane e d'improvviso sballottato in una realtà di cui non riesce a riconoscerne i contorni.
Ecco dunque che la parte introduttiva mette subito le cose in chiaro al giocatore, che si trova in un mondo ostile, malato, di grande atmosfera. Non si ricorre all'uso smodato di jumpscare, ma al contrario viene costruito gradualmente un senso di tensione che si fa sempre più palpabile, accentuato da un avanzamento non immediato e sempre legato alla necessità di risolvere puzzle mai banali e certamente più vicini a quelli del passato che non alle semplificazioni dell'era moderna.
Proprio a proposito dell'atmosfera che Post Trauma è in grado di creare, va segnalata la presenza di una sorta di filtro che somiglia a una patina che diventa sempre più granulosa in situazioni di pericolo e salute che peggiora, assieme a una sequela di scelte estetiche che non possono non ricordare quelle ormai ampiamenti riconoscibili dei vecchi capolavori di Konami. Ci riferiamo in particolar modo alla presenza di mobilio in disordine, degrado e abbandono imperanti, ruggine, sporcizia e tubi che sembrano fatti di vivida carne pulsante, creature tremanti e sfocate che sibilano e ribollono sofferenti sullo sfondo.
Gameplay
Post Trauma è un survival horror dichiaratamente vecchia scuola, che non fa nulla per nascondere quelli che sono i pilastri su cui si fonda l'intero genere. Il sistema di combattimento, sebbene molto semplice e immediato, risulta ancora un po' acerbo. Per esemplificare quanto detto vi basti pensare che Roman poteva brandire durante la nostra prova una piccola ascia a mano singola, menando fendenti mentre si muoveva liberamente attorno al nemico.
Abbiamo avuto a che fare con una sola creatura, ributtante e capace di emettere suoni agonizzanti da brivido: in qualche modo dà già un'idea piuttosto chiara della qualità del monster design, che vuole creare un senso di straniamento e tensione palpabili. Roman non ha naturalmente modo di parare i colpi, anche per via della sua condizione da uomo comune in avanti con l'età.
Oltretutto, a ogni colpo corrisponde un calo della stamina, che diminuisce anche correndo. Bisognerà pertanto affondare il colpo quando ci si sentirà in condizioni di relativa sicurezza per poi allontanarsi rapidamente. Al momento, non è dato sapere se Roman avrà a disposizione armi da fuoco né come queste potrebbero cambiare delle dinamiche di gioco per i combattimenti, ma non si tratta in ogni caso dell'elemento preponderante di Post Trauma.
L'esplorazione e soprattutto gli enigmi sembrano essere invece al centro dell'attenzione. Basti pensare a tal proposito che già nella prima scena bisognerà capire come ottenere il codice numerico da inserire per lo sblocco di un lucchetto, facendo attenzione ai segnali sparsi qua e là nell'ambiente di gioco. Non solo bisognerà esaminare gli oggetti con cui si potrà interagire, come vecchie mappe, la segnaletica consunta e i dettagli parziali che si possono trarre; ma sarà anche necessario decifrare dei simboli che vi sembreranno di primo acchito delle imbrattature da teppista.
L'altro enigma principale prevedeva invece di ruotare delle statue secondo quanto indicato da una filastrocca, mentre gli altri, più semplici, erano legati al reperimento di oggetti in grado di consentire il corretto avanzamento. Nonostante la porzione di gioco fosse tutta ambientata nei pressi di una stazione della metropolitana in stato di abbandono, Post Trauma ci ha già dato non poche indicazioni sulla sua natura, e in fin dei conti anche sul suo comparto tecnico.
Sebbene ci siano ancora diverse sbavature del tutto legittime, se si considera lo stato preliminare in cui attualmente versa il progetto, graficamente il titolo si difende piuttosto bene. Naturalmente ci teniamo a ricordare ancora una volta che si tratta di un gioco sviluppato principalmente da una sola persona, pertanto è chiaro come alcuni elementi siano ancora ben lontani dall'essere rifiniti. L'impronta artistica è però sufficientemente marcata e fa comprendere appieno che la strada intrapresa sarà in fin dei conti quella definitiva, senza scossoni che possano cambiare di molto l'aspetto generale di gioco, che resta superiore alla media dei titoli indie autogestiti.
In attesa di scoprire di più su questo intrigante progetto, di cui abbiamo voluto parlarvi anche grazie a somiglianze evidenti a certi horror vecchia scuola (senza cadere in banali scimmiottamenti), possiamo già dire che Post Trauma potrebbe essere una delle nuove sorprese per gli estimatori del genere, che avevano già scoperto con piacere quel Tormented Souls che aveva richiamato alla memoria i grandi classici mai dimenticati.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Ricrea le atmosfere dei vecchi survival horror di un tempo
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Enigmi ben costruiti e non banali
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Sound design efficace, con distorsioni e ottime sottolineature nei momenti clou
Contro
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Combat system abbozzato e ancora tutto da verificare