Il caso Activision Blizzard ha travolto il gigante dell’industria videoludica ormai da diversi mesi, sebbene da poco un nuovo report del Wall Street Journal ha nuovamente gettato fango sulla compagnia e sul CEO Bobby Kotick.
Il caso è sempre quello relativo alle presunte molestie sessuali e le discriminazioni sul posto lavoro perpetrate ai danni dei vari membri dello staff del colosso che ha dato vita a giochi come Overwatch.
Inizialmente il publisher aveva iniziato a intraprendere modifiche importanti, «spaccando» la compagnia per renderla più accogliente.
Vero anche che Kotick aveva poi deciso di metterci la faccia e dichiarare che d’ora in avanti il colosso sarebbe diventato un esempio di inclusione, sebbene a quanto pare le dichiarazioni non sono bastate.
Ora, come riportato da Bloomberg, anche Jim Ryan, CEO e presidente di Sony Interactive Entertainment, ha deciso di commentare la vicenda che interessa il colosso americano.
Ryan si è detto infatti seriamente sbalordito e preoccupato dai recenti accadimenti, tanto che il modo con cui Activision ha deciso di affrontare la controversia è a suo modo di vedere davvero inopportuno.
In una mail inviata ai dipendenti di Sony, Ryan spiega di sentirsi infatti decisamente scioccato nel venire a sapere che Activision non ha fatto abbastanza per combattere una cultura tossica del lavoro, incentrata su discriminazione e molestie.«Abbiamo parlato con Activision subito dopo la pubblicazione dell'articolo per esprimere la nostra seria preoccupazione, chiedendo loro in che modo hanno intenzione di rispondere alle affermazioni», ha spiegato Ryan.
«Dal nostro punto di vista, quindi, non stanno affrontando la situazione come dovrebbero», ha concluso il CEO.
Ricordiamo che mesi fa a intervenire sulla questione Activision Blizzard è stato anche Phil Spencer, capo della divisione Xbox di Microsoft, con un appello rivolto alle donne dell’industria.
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