In un lungo post su PlayStation Blog, Sony ha affrontato una volta per tutte il tema della retrocompatibilità su PlayStation 5.
Negli ultimi mesi, la compagnia giapponese ha spiegato a più riprese che la console next-gen avrebbe supportato la funzionalità, senza però scendere nei dettagli e lasciando ombre su come l'avrebbe gestita.
Finalmente, questa settimana è stata fatta chiarezza, e abbiamo anche appreso come mai i giochi PS1, PS2 e PS3 non saranno supportati nativamente, e non sarà dunque possibile inserire il disco di un gioco di una di queste console e farlo girare su PlayStation 5.
«Siamo concentrati sull’enorme catalogo di giochi per PlayStation 4», ha spiegato Hideaki Nishino, Senior Vice President, Platform Planning & Management.
«Siamo felici di annunciare che più del 99% dei titoli per PS4 sarà giocabile su PS5 dal primo giorno. Sono inclusi i giochi che hanno definito la generazione PS4, dalle esclusive PlayStation amate dalla critica, come The Last of Us Parte II e Ghost of Tsushima, ai grandi successi dei nostri partner terze parti».
In questa fase di inizio generazione, dunque, Sony ha preferito concentrarsi sul limare un'imperfezione di PS4, che non supportava la retrocompatibilità con la generazione precedente in alcun modo.
Non è detto che, presto o tardi, nuovi ritrovati tecnologici e soluzioni come il cloud gaming non possano facilitare il discorso sulla compatibilità della console con le piattaforme old gen, com'è accaduto a Microsoft in corsa con Xbox One (e, di conseguenza, Xbox Series X).
Per il momento, però, saranno solo i giochi PS4 a girare su PlayStation 5, insieme agli accessori che però funzioneranno soltanto con i titoli della generazione attuali sulla nuova macchina.
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