Platinum Games si espande per continuare ad accettare "progetti divertenti"

L'etichetta nipponica è nota per le molteplici collaborazioni con altri publisher

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a cura di Paolo Sirio

Atsushi Inaba, COO e studio head di Platinum Games, ha rivelato che l’espansione della software house giapponese in un nuovo ufficio a Tokyo è dettata dalla volontà di continuare ad accettare “progetti divertenti” da partner esterni.

L’etichetta nipponica è nota per le molteplici collaborazioni con altri publisher per la realizzazione di giochi, multipiattaforma (come Nier Automata) o esclusive (come Astral Chain), al punto che la sua prima proprietà intellettuale originale, Project G.G., è stata annunciata soltanto pochi giorni fa quasi 14 anni dopo la fondazione.

L’apertura dello studio a Tokyo – che dovrebbe arrivare intorno ai 100 dipendenti – è stata il terzo dei quattro annunci previsti da Platinum Games dal mese di gennaio, e ha sorpreso molti visto che in questa realtà ci si occuperà di service game per console.

Inaba ha spiegato che “prima di tutto non abbiamo abbastanza staff al momento. È un bel problema da avere, ma riceviamo tante offerte di lavoro da altri publisher”.

platinum games tokyo

In questa fase “siamo limitati nel numero di progetti che possiamo prendere. Quindi, ci sono tanti progetti che dobbiamo rifiutare, e penso sarebbe meglio aumentare la nostra capacità in modo che possiamo lavorare a più progetti divertenti”.

Alcuni casi emblematici di questa situazione sono la cancellazione di Scalebound per Microsoft dopo molteplici rinvii, o anche l’addio al team di sviluppo di Granblue Fantasy Relink per Cygames.

Ad oggi, a livello di rapporti esterni, Platinum Games ha in piedi soltanto due progetti: Babylon’s Fall per Square Enix, anche questo a lungo sparito dai radar, e Bayonetta 3 per Nintendo, dalla stessa sorte. Il 2020 dovrebbe essere pure per loro un anno decisivo.

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