Se osserviamo il calendario delle uscite di Xbox nel 2022, non possiamo fare a meno di notare che quello che è mancato quest'anno alla casa di Redmond è stato un vero titolo di spessore: è evidente che, almeno nei programmi iniziali, Microsoft avesse puntato tutto sull'ambizioso Starfield.
Tuttavia, l'erede "spaziale" di Skyrim non si è rivelato all'altezza delle aspettative: dato che sarà uno dei principali punti di forza nel catalogo di Xbox Series X (la trovate senza sovrapprezzi su Amazon) e Series S, oltre che dell'abbonamento Game Pass, Bethesda e Microsoft hanno preso la dolorosa decisione di rinviarlo al prossimo anno.
Attualmente non è stata ancora annunciata una data di lancio definitiva, costringendo i fan a cercare numerosi indizi che, da un lato, sembrerebbero suggerire un lancio prima della fine di marzo, mentre dall'altro sembrerebbero anticipare un imminente nuovo rinvio in arrivo.
In attesa che venga fatta chiarezza sul suo lancio effettivo, c'è una domanda che è balzata in testa ai fan e alla critica di tutto il mondo: come mai si è rivelato necessario il rinvio di Starfield? Del resto, Bethesda sembrava pienamente sicura di sé, quando annunciò come data di lancio il decimo anniversario di Skyrim.
A svelare e difendere le motivazioni dietro la scelta è stato Phil Spencer ai microfoni di The Verge (via GamesRadar+), che si è "preso la colpa" e sottolineato che la decisione è dovuta a causa dei troppi lanci avvenuti in anticipo dalla stessa Xbox:
«Non è davvero una decisione rinviare un gioco dopo che un team ha speso tutti i propri sforzi in diversi anni per arrivare a un punto in cui sai già di non poter lanciare il gioco che vuoi nella data che avevi promesso.Ma, in un certo senso, è [una scelta] perché ho lanciato alcuni giochi troppo presto. Abbiamo esperienza di giochi messi sul mercato prima del previsto».
Phil Spencer è consapevole del fatto che lanciare un titolo così atteso come Starfield, quando ancora evidentemente ci sarebbero gravi problemi da risolvere, sarebbe stato semplicemente controproducente.
Difficile infatti non vedere in queste dichiarazioni un riferimento a titoli come Halo Infinite, che dopo il discreto successo iniziale è stato gestito «non all'altezza delle aspettative», per ammissione della stessa Xbox.
Spencer ha dunque concluso la sua analisi dicendo che rinviare Starfield «è stata la scelta giusta» per dare al team di sviluppo tutto il tempo necessario per riuscire a costruire le basi per una nuova IP di successo. Con buona pace di chi si augurava di poter affrontare la nuova avventura di Bethesda nel 2022.
Cogliamo l'occasione che anche Matt Booty, capo di Xbox Games, ha recentemente avuto l'occasione di parlare di Starfield, sottolineando che la nuova IP sarà qualcosa di più di un semplice «Skyrim nello spazio».