Bayonetta 3 è stato uno dei progetti più longevi inizialmente annunciati su Nintendo Switch: dopo l'iniziale annuncio arrivato nell'ormai lontano 2017 passarono tantissimi mesi prima che i fan potessero vedere la strega in azione.
Una carenza di informazioni che ha fatto pensare il peggio a molti fan e addetti ai lavori, che iniziavano ad ipotizzare perfino una imminente cancellazione: fortunatamente, oggi sappiamo bene che non è stato affatto così e che, anzi, Bayonetta 3 si è rivelato un grandissimo successo (lo trovate in sconto su Amazon).
Come vi abbiamo raccontato infatti nella nostra video recensione dedicata, il terzo capitolo della strega non solo è il migliore della serie, ma è anche uno dei migliori prodotti che PlatinumGames abbia mai realizzato: un traguardo di cui lo stesso Hideki Kamiya è consapevole, portandolo ad ammettere che «sarà sempre in debito con Nintendo» per la sua creazione.
Ma come mai i fan sono rimasti per così tanto tempo all'oscuro di tutto? La risposta potrebbe essere arrivata da un nuovo report del giornalista Imran Khan sul suo profilo Patreon (via NME): il terzo capitolo avrebbe potuto essere un gioco completamente diverso.
Sembra infatti che Bayonetta 3 fosse stato inizialmente concepito come un semi-open world: una rivelazione che sembrerebbe confermare molti dei più popolari rumor arrivati in seguito al lancio, prima di un improvviso cambio di direzione.
Secondo quanto riferito dal giornalista, l'idea degli autori era quella di ispirarsi maggiormente ad Astral Chain, altra esclusiva di PlatinumGames per Switch: il terzo capitolo della strega ci avrebbe presentato un vasto hub con cui selezionare ed esplorare ampi mondi aperti, arrivando a paragonare il tutto a quanto fatto da Super Mario 64.
Tuttavia, sembra che l'idea sia stata accantonata quando gli sviluppatori si sono resi conto che il gameplay non risultava essere dinamico al punto giusto: inoltre, sembra che anche l'hardware stesso di Switch non riuscisse a reggere lo sforzo necessario, costringendo Nintendo a chiedere al team di riconsiderare il loro approccio.
New Public Patreon Post: I have COVID, but here's a newsletter about how Bayonetta 3 was once a somewhat different kind of game, the strange racial politics of FFXVI, and how big a Dragon Quest fan is Ichiban Kasuga?https://t.co/7AQ6s4W8k1 pic.twitter.com/s458Xr01zL
— Imran Khan (@imranzomg) November 5, 2022
Imran Khan sottolinea comunque che alcuni elementi inizialmente concepiti per questa tipologia di gameplay siano comunque rimasti nella versione finale di Bayonetta 3, pur sottolineando che i fan non dovrebbero essere delusi dall'assenza di un semi open world. Del resto, se è stato scartato, significa che «probabilmente non ci siamo persi nulla di importante», ma alcune idee scartate potrebbero comunque essere riprese in futuri titoli.
Naturalmente vi invitiamo a prendere questo report con le dovute precauzioni, ma se il tutto fosse confermato ufficialmente si spiegherebbero inevitabilmente i numerosi mesi di silenzio assoluto sullo stato del progetto. Fortunatamente, possiamo dire che alla fine gli sviluppatori dovrebbero aver preso la decisione giusta.
Le indubbie qualità del gioco sono poi riuscite ad oscurare le polemiche sul caso del doppiaggio, protagonista nelle ultime giornate di un nuovo clamoroso sviluppo: dopo aver già chiesto ai fan di boicottare il gioco, la doppiatrice originale di Bayonetta ha chiesto di fare donazioni anche a una no-profit antiabortista.