Pentiment | Recensione - La piccola perla di Obsidian
Pentiment è un affascinante omaggio artistico al tardo medioevo, realizzato con l'intento di farci vivere un dipinto interattivo: scopriamo se Obsidian è riuscita a fare centro.
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a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Obsidian Entertainment
- Produttore: Xbox Game Studios
- Distributore: Microsoft
- Piattaforme: PC , XONE , XSX , SWITCH , PS4 , PS5
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 15 Novembre 2022 (PC, Xbox) - 22 febbraio 2024 (PS5, PS4, Switch)
Pur avendoci ormai abituato a stili di gioco ormai consolidati negli anni, Obsidian Entertainment è una delle software house che non ha mai avuto paura di osare e sperimentare nuove strade, prendendosi anche non pochi rischi. A differenze di altre loro grandi produzioni del passato, la loro ultima fatica è, per loro stessa ammissione, un prodotto di dimensioni notevolmente ridotte ma non per questo privo di cure: un'opera originale che possa riassumere le passioni e le esperienze degli sviluppatori.
Pentiment è esattamente tutto questo: un interessantissimo omaggio al tardo medioevo che si presenta come se fosse un dipinto interattivo arrivato direttamente da quell'epoca. Un'idea che ci aveva colpito molto, soprattutto dopo aver avuto qualche mese fa la possibilità di vederlo in anteprima più da vicino con un approfondimento direttamente dagli sviluppatori e pensata, come svelato dalla stessa Obsidian, come un prodotto perfetto per Xbox Game Pass.
In vista del suo imminente arrivo sul servizio in abbonamento, abbiamo avuto la possibilità di giocarlo in anteprima grazie a un codice fornitoci da Microsoft per esplorare approfonditamente tutto ciò che il titolo ci può offrire – e, soprattutto, capire davvero che cosa è Pentiment e perché si tratta di una piccola perla profondamente ricercata. Fatta questa doverosa promessa, è dunque arrivato il momento di fare un viaggio in una controversa epoca tardo medioevale, ricca di innovazioni ma anche di una larga serie di contraddizioni.
Un'opera d'arte interattiva
Pentiment ci racconterà la storia di Andreas Maler, un artista intento a realizzare il suo capolavoro e che intende diventare uno dei più grandi autori della storia: il nostro protagonista scoprirà ben presto che la strada verso il successo non è mai così facile come sembra, ritrovandosi perfino a risolvere un misterioso omicidio che ha tutti i tratti di un'inquietante cospirazione.
Dovremo dunque usare tutta la nostra diplomazia e capacità investigativa, per cercare di svelare ogni mistero e impedire che vengano giustiziate persone innocenti, affrontando però allo stesso tempo la vita di tutti i giorni e prendendoci anche momenti per condividere un pasto in compagnia dei nostri amici più cari.
L'aspetto più affascinante di questa produzione è indubbiamente la sua direzione artistica, che serve non solo a descriverci il contesto storico in cui ci troviamo, ma anche a fornire una vera e propria meta-narrazione dell'avventura. Ogni personaggio presenterà infatti uno stile di scrittura differente in base al proprio livello di cultura o mestiere: coloro che sanno scrivere avranno perciò una grafia molto più curata e dettagliata, chi non sa neanche leggere avrà uno stile molto più semplice e così via.
Ma il tutto viene mostrato anche in base alle esperienze e conoscenze del protagonista stesso: se scopriremo qualche dettaglio in più sulla vita di uno degli abitanti della città in cui ci troviamo, anche il loro stile di scrittura cambierà in tempo reale.
Ciò ci aiuterà a familiarizzare con i personaggi e comprendere con chi stiamo parlando, magari aiutandoci anche a scegliere i dialoghi corretti: le nostre relazioni potranno infatti aiutarci a ottenere dettagli in più su alcuni aspetti fondamentali durante le nostre indagini, senza i quali sarà difficile comprendere cosa sia realmente successo.
L'intera opera viene narrata su un libro interattivo che il giocatore stesso sta osservando nelle stesse fasi di scrittura: non sarà infatti raro scoprire qualche divertente errore di battitura, che sarà corretto mentre sarete ancora intenti a leggere i dialoghi. Durante la nostra anteprima, Obsidian ci aveva raccontato che questi errori capitavano molto spesso – e possiamo confermare che hanno cercato di mantenere questa stessa esperienza intatta anche nel videogioco vero e proprio.
In ogni caso, Pentiment non è un titolo disegnato per fornire un vero livello di sfida e non è un caso che è stato indicato più volte come un prodotto perfetto per Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon): sarete voi a stabilire come inizierà e come finirà l'avventura, ma non esiste un vero canone e, soprattutto, non dovrete affrontare l'opera con l'idea di riuscire a scoprire ogni singolo segreto. Proprio come nella vita reale, il quadro completo di ogni situazione potrebbe sfuggirci e le affronteremo con il nostro bagaglio culturale, basandoci spesso sul nostro istinto e confidando in cuor nostro di aver fatto davvero la cosa giusta, affrontando come meglio potremo i successivi rimpianti.
Il titolo scelto per questa opera non è casuale e diventerà particolarmente evidente avanzando nelle fasi successive della storia: il pentimento è infatti un tema centrale per ogni singolo personaggio principale, a partire dallo stesso Andreas.
Anche se intendiamo fare del bene, a volte le cose sfuggiranno semplicemente al nostro controllo e dovremo fare i duri conti con la realtà, accettandola come meglio potremo e affrontando i nostri rimpianti, creando perfino intricate prigioni mentali per non perdere completamente il lume della ragione.
Un aspetto che viene affrontato approfonditamente in questa avventura e che, in base alle vostre scelte, diventa allo stesso tempo personale, lasciandovi interrogare più volte se abbiate davvero preso la decisione giusta.
Non è tutto come sembra
In questa avventura grafica avremo il potere di cambiare letteralmente la vita di alcune persone, non solo in peggio ma anche in meglio: non solo le nostre indagini si riveleranno decisive per stabilire chi merita di andare al patibolo, ma potremo anche riuscire a risolvere diversi problemi, riuscendo ad esempio a salvare la proprietà di un'anziana signora o convincere un nostro amico a cercare l'amore.
Pur trovandoci di fronte a una narrazione prettamente lineare, i giocatori saranno dunque felici di scoprire tutte le piccole variazioni in cui le nostre decisioni potranno cambiare il corso degli eventi, trovando sollievo nel fatto che, in fondo, abbiamo davvero fatto tutto il possibile – anche se, magari, il protagonista impiegherà diverso tempo a rendersene conto.
La storia narrata sarà dunque solo ed esclusivamente vostra, soprattutto se riuscirete a giocarla con i vostri tempi e senza rovinarvi alcuna sorpresa: un concetto ribadito più volte dalla stessa Obsidian, che ha voluto rendere l'opera accessibile davvero a tutti.
La più grande forza di Pentiment è proprio la sua natura di avventura grafica, che consente a ogni utente di vivere la storia e affrontare ogni singola scelta con le tempistiche e l'ordine che ritiene più appropriato, ma va anche sottolineato che non sarà mai possibile riuscire a vedere davvero tutto in ogni singola run.
Il tempo a nostra disposizione sarà appositamente diviso in fasi differenti, dandoci dunque anche un "limite di tempo" invisibile che contribuirà a rendere la storia ancora più personale. Inoltre, ciò potrebbe incentivare la rigiocabilità per alcuni giocatori, anche se la mancata possibilità di creare più file di salvataggio potrebbe essere un deterrente per chi non vuole lasciarsi sfuggire ogni singolo dettaglio.
La nuova avventura grafica di Obsidian è stata realizzata da un team molto piccolo, e ciò appare evidente in alcuni limiti di gameplay: per esempio, ci è capitato più di una volta di affrontare conversazioni che parlavano di alcuni eventi già accaduti come se in realtà non ci fossero mai stati. Queste situazioni possono purtroppo rovinare l'immersione, ma dovendo gestire una quantità incredibile di personaggi e situazioni con una produzione così piccola alcune sviste risulteranno inevitabili.
Chi si aspetta un gameplay particolarmente profondo o rivoluzionario resterà, con molta probabilità, deluso: tralasciando alcuni intermezzi legati ai mini-giochi, spesso comunque facoltativi, il gameplay sarà basato esclusivamente sul nostro spostarci da un luogo all'altro e sul selezionare i dialoghi che riterremo più appropriati per forgiare la nostra storia.
Non si tratta dunque di un titolo adatto a tutti i giocatori, ma paradossalmente proprio per questo motivo può essere affrontato anche dagli utenti più inesperti, a patto di avere la consapevolezza che quelli che possono reputare "errori" durante il loro gameplay sono in realtà scelte volute dagli sviluppatori, per coinvolgerci ancora di più in questa bizzarra città del tardo medioevo fuori dal tempo.
Abbiamo impiegato circa tredici ore per arrivare alla fine, ma l'arco di tempo potrebbe allungarsi o diminuire in base alle vostre esperienze e alla vostra voglia di scoprire la maggior parte dei dettagli che questa produzione ha da offrire.
Pur con i suoi limiti, possiamo confermarvi che Pentiment ci ha fatto perdere la cognizione del tempo, facendoci desiderare che l'avventura riuscisse a durare ancora di più: i salti temporali ci costringeranno infatti a perderci una parte del racconto, che scopriremo soltanto attraverso i dialoghi dello stesso Andreas.
Avremmo gradito qualche fase di gameplay aggiuntiva o almeno delle cutscene, ma ciononostante l'idea del pentimento e dell'importanza di riuscire ad andare avanti con la propria vita sono state rese in modo ottimale e, seppur anche il finale ci sia sembrato un po' sbrigativo, hanno reso questa produzione una piccola perla che potrebbe sorprendere tutti gli amanti delle avventure grafiche — o anche solo del tardo medioevo.
E, trattandosi di un'opera realizzata partendo soprattutto dalla passione, non crediamo che sia un aspetto da sottovalutare.
Versione recensita: Xbox Series X
Voto Recensione di Pentiment - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
La direzione artistica cattura immediatamente l'attenzione
-
Un appassionante omaggio al tardo medioevo
-
Le nostre scelte possono rivelarsi davvero importanti
Contro
-
Alcuni limiti di gameplay rischiano di rovinare l'immersione
-
I dialoghi possono essere spesso lenti ed eccessivi
-
Potrebbe non essere adatto ai giocatori più esigenti
Commento
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