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Outriders: secondo entusiasmante incontro con lo shooter di People Can Fly - Provato

Abbiamo (ri)messo le mani su Outriders, ambizioso sparatutto targato People Can Fly che debutterà a fine anno in formato cross-gen.

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a cura di Pasquale Fusco

Informazioni sul prodotto

Immagine di Outriders
Outriders
  • Sviluppatore: People Can Fly
  • Produttore: Square Enix
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 1 aprile 2021

In queste calde settimane così ricche di annunci sul fronte videoludico, un nuovo hands-on di Outriders era quello che ci voleva per rinfrescare un po’ gli animi.

L’ultima fatica di People Can Fly è già passata sotto la nostra lente d’ingrandimento, quando lo scorso febbraio abbiamo dato un primo sguardo ravvicinato a quello che si è rivelato essere uno sparatutto ambizioso, caratterizzato da una marcata componente RPG e da un gunplay a dir poco adrenalinico.

A dispetto di quanto si possa credere, tuttavia, Outriders non sarà l’ennesimo game as a service à la Destiny – o à la The Division, vista l’impostazione in terza persona – e si focalizzerà piuttosto su una ghiotta campagna singleplayer, impreziosita da una modalità co-op che promette tante ore di puro divertimento. Promesse che abbiamo dunque trovato (e testato) nel nostro secondo appuntamento con questo shooter, il quale ci ha lasciato particolarmente estasiati.

Un po’ Gears of War, un po’ DOOM: l’esplosivo mix di Outriders

L’ultimo incontro con Outriders è avvenuto pochi giorni fa, in questo insolito contesto che costringe le persone a mantenere le distanze, anche durante i tradizionali meeting di presentazione.

Nessun evento fisico, dunque, questa volta il format scelto dal publisher Square Enix è quello dello streaming: ci siamo collegati a una piattaforma che ci ha permesso di provare il titolo in modalità remota, sfruttando una postazione hardware fornita da People Can Fly per giocare con elevati settaggi grafici e con un input lag ridotto all’osso.

outriders people can fly

Ci siamo (ri)tuffati nel bizzarro universo di Outriders, dove gli insistenti tentativi di colonizzazione interplanetaria hanno portato l’umanità a scontrarsi con l’Anomalia. Questa misteriosa tempesta energetica è dotata di una capacità distruttiva inaudita, ma in alcuni, rarissimi casi può anche conferire abilità sovrumane a coloro che entreranno in contatto con essa. È in questo modo che i coloni terrestri e gli stessi abitanti di Enoch acquisiscono i loro formidabili poteri – poteri che abbracceranno per combattere una guerra incessante.

Le battaglie confezionate da People Can Fly sono esaltanti e viscerali, forse persino più coinvolgenti di quelle combattute nei titoli da cui trae (non poca) ispirazione. Una volta imbracciate le armi, il giocatore si lancerà sul campo di battaglia affrontando il nemico a viso aperto e sfruttando le numerose coperture per riprendere fiato in quei pochi secondi che gli vengono concessi. Individuiamo qui il duplice volto del combat system di Outriders, un TPS che ci incoraggia a essere aggressivi – scatenando i superpoteri dell’Anomalia e danneggiando i nemici per recuperare la salute persa – e che ci ricorda di mantenere una certa cautela, riparandoci al momento opportuno per programmare la prossima mossa.

In questo sistema ritroviamo un pizzico di Gears of War, con la sua caratteristica gestione delle coperture, e anche una sanguinolenta spolverata di DOOM, sparatutto che punisce il giocatore meno sfrontato confinando le abilità di recupero alla continua inflizione dei danni.

Da questo mix otteniamo un risultato esplosivo, un gunplay che ci ha genuinamente divertiti dal primo all’ultimo minuto della nostra prova, spingendoci quasi a desiderarne ancora. Hanno senz’altro contribuito i galvanizzanti poteri che contraddistinguono ciascuna delle tre classi presenti nella demo: Trickster, Devastator e Pyromancer vantano una gran quantità di perk, raccolti in un complesso skill tree che evidenzia tre diverse ramificazioni (o sottoclassi, se vogliamo) e gli otto poteri impiegabili in battaglia, tutti da sperimentare al fine di scovare la combinazione più adatta ai nostri scopi.

Il Trickster è con ogni probabilità il guerriero più versatile: con le sue abilità è in grado di piegare lo spazio e il tempo al suo volere, il che gli permette di proiettarsi verso il nemico per eliminarlo rapidamente o di proteggersi con una barriera capace di rallentare i proiettili in arrivo. Se ci siamo divertiti nei panni del Trickster, il Devastator ci ha letteralmente conquistati. Questo tank farà tremare la terra a suon di pugni, annientando il nemico con i suoi furiosi attacchi e difendendosi con un’impenetrabile corazza di pietra. Il Pyromancer si configura invece come il classico attaccante DPS e può scatenare un comparto di abilità tanto distruttivo quanto scenografico, l’ideale per i giocatori più irruenti.

Se sarà fondamentale utilizzare sapientemente i suddetti poteri, sarà altrettanto importante prendersi cura del proprio armamentario. Ogni bocca da fuoco e pezzo di armatura sarà dotato di feature e abilità uniche, con tanto di mod aggiuntive: è qui che entra in gioco un emergente sistema di build che inviterà gli utenti ad assemblare con cura il proprio loadout, magari prediligendo un determinato stile di combattimento. Peccato che nella nostra demo non sia stato possibile saggiare la profondità del loot system, altra meccanica essenziale per la formula ibrida proposta da Outriders.

Abbiamo invece potuto osservare la peculiare gestione della difficoltà in-game, che si adatterà in maniera dinamica alle skill del giocatore attraverso il cosiddetto World Tier. Avanzando nella campagna accumuleremo esperienza ed equipaggiamenti sempre più potenti, ma, al tempo stesso, accederemo anche ai livelli di difficoltà più avanzati del gioco. Chi accetterà la sfida di Outriders avrà diritto a una montagna di ghiottissimo loot, mentre i meno intrepidi avranno la possibilità di tornare ai World Tier più bassi in qualsiasi momento dell’avventura, ritrovando così una maggiore accessibilità. La scelta spetta a voi.

Enoch: risveglio sul pianeta cross-gen

La natura derivativa di Outriders si palesa tanto nel gameplay quanto nelle sue ambientazioni fantascientifiche. Il pianeta Enoch, teatro delle battaglie che affronteremo, ci accoglierà con vaste lande desertiche, piccoli e grandi avamposti coloniali e, talvolta, colossali complessi urbani: questa sorprendente varietà viene trasposta attraverso un inconfondibile stile post-apocalittico, che in parte richiama le desolate wasteland di Borderlands, ma impreziosendo il tutto con elementi prettamente sci-fi e con l’Anomalia stessa, cataclisma che ha letteralmente mutato il volto del mondo qui trattato.

A dirla tutta, Outriders non pecca affatto di originalità, soprattutto per quanto concerne la rappresentazione di determinati scenari. Durante il nostro ultimo hands-on, ad esempio, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal panorama offerto dalla Prima Città, futuristica megalopoli che avremo modo di esplorare nel nostro viaggio e che, purtroppo, abbiamo potuto osservare solo dalla lontananza, accontentandoci di un gran bel colpo d’occhio.

outriders people can fly

È nei dintorni della Prima Città che si è concentrata l’azione della demo. Le quest provate – una missione principale e una secondaria – ci hanno portato a esplorare una base nemica nel tentativo di soccorrere un alleato e a scandagliare una sorta di dungeon con l’obiettivo di recuperare un manufatto. Abbiamo colto tali occasioni per dare uno sguardo ravvicinato al comparto tecnico: l’essenza cross-gen di Outriders sale a galla nei momenti in cui aguzziamo la vista sui modelli dei personaggi, che rivelano una grande cura per i dettagli, o sugli stessi scenari, che invece mettono in mostra delle texture alquanto posticce.

Certo, si trattava pur sempre di una build preliminare e pertanto c’è ancora un po’ di polishing da applicare. Resta comunque evidente il fatto che il gioco dovrà affrontare un’ardua sfida, dovendo adattarsi tanto agli hardware attuali quanto a quelli futuri, ma manca ancora quell’effetto ‘wow’ che ci aspetteremmo da una produzione next-gen. In ogni caso, rimanderemo quest’analisi alla prossima prova, quando avremo tra le mani un prodotto più rifinito e pronto per il debutto.

A tal proposito, vi ricordiamo che Outriders sarà disponibile entro la fine del 2020 per PC, PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X.

Se siete interessati ai precedenti lavori firmati da People Can Fly, vi raccomandiamo di approfittare del prezzo speciale su Bullestorm.

+ Gameplay frenetico e divertente

+ Gli esaltanti poteri di Trickster, Devastator e Pyromancer

+ La dinamicità del sistema World Tier

- La profondità del loot system resta un'incognita

- Ancora qualche dubbio sul fronte tecnico

Il secondo incontro con Outriders ci ha lasciati decisamente soddisfatti. Ad averci colpito è stata in primis la componente ludica, un gameplay che è sì derivativo, ma che centra pienamente l’obiettivo di divertire il giocatore con un’azione frenetica e di intrattenerlo con una componente ruolistica tutt’altro che approssimativa. Qualche dubbio permane sul lato tecnico, ma si tratta pur sempre di una delle poche produzioni cross-gen a noi note e, di certo, il tempo per limare le imperfezioni non manca.

Voto Recensione di Outriders - Recensione


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Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Gameplay frenetico e divertente

  • Gli esaltanti poteri di Trickster, Devastator e Pyromancer

  • La dinamicità del sistema World Tier

Contro

  • La profondità del loot system resta un'incognita

  • Ancora qualche dubbio sul fronte tecnico

Commento

Il secondo incontro con Outriders ci ha lasciati decisamente soddisfatti. Ad averci colpito è stata in primis la componente ludica, un gameplay che è sì derivativo, ma che centra pienamente l'obiettivo di divertire il giocatore con un'azione frenetica e di intrattenerlo con una componente ruolistica tutt'altro che approssimativa. Qualche dubbio permane sul lato tecnico, ma si tratta pur sempre di una delle poche produzioni cross-gen a noi note e, di certo, il tempo per limare le imperfezioni non manca.
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