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Recensione

One Piece Pirate Warriors 4: la ciurma torna ai musou – Recensione

Torna il longevo musou dedicato al manga di Eiichiro Oda, con un capitolo ancora più ricco di contenuti

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

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One Piece Pirate Warriors 4
  • Sviluppatore: Omega Force
  • Produttore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 27 marzo 2020

One Piece è ormai da innumerevoli anni sulla vetta degli shonen manga e a dimostrarlo è un successo che non ha eguali, tanto che l’opera di Eiichiro Oda ha ottenuto il Guinnes World Record per essere il fumetto realizzato da un singolo autore più venduto di sempre, con oltre 400 milioni di copie. Questo grande successo si è poi ampliato con prodotti ispirati al franchise, tra cui un lunghissimo anime e ovviamente anche i videogiochi.

One Piece Pirate Warriors 4 è l’ultimo arrivato nella grande storia dei videogiochi dedicati al manga piratesco ed è disponibile dal 27 marzo su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

Con questo titolo Bandai Namco è tornata sui più sicuri mari dei musou dopo il non troppo riuscito One Piece: World Seeker, avventura open world arrivata l’anno scorso. Sono passati ben cinque anni dal terzo capitolo della saga sviluppata in collaborazione con Omega Force: vediamo dunque com’è andato questo nuovo viaggio insieme alla ciurma di Rufy.

Da Alabasta al Paese di Wa

Le modalità presenti in One Piece: Pirate Warriors 4 sono principalmente tre. Abbiamo il Diario Narrativo, ossia la classica modalità storia; il Diario Libero, in cui sarà possibile rigiocare tutti i capitoli della storia ma scegliendo liberamente il personaggio da utilizzare; infine il Diario del Tesoro, modalità che ci propone diversi scenari particolari slegati dalla trama e in cui l’azione la fa da padrona.

La modalità storia è molto classica e presenta le saghe più importanti del manga, con una particolare attenzione a quelle degli ultimi anni. Si partirà dall’epica Alabasta nello scontro con la Baroque Works e Crocodile, per poi passare a Enieas Lobby, Marineford, Dressrosa e infine alle due saghe inedite di questo capitolo, Whole Cake Island contro l’esercito di Big Mom e la saga del Paese di Wa, attualmente in corso nel manga e per questo motivo con un finale pensato appositamente per questo gioco.

Le diverse saghe sono gestite in maniera abbastanza classica: avremo delle cutscene prima e dopo le missioni che riassumeranno le vicende, a volte con dei veri e propri filmati fatti con la grafica del gioco, altri con dei dialoghi più classici. Talvolta potranno partire dei video anche nel bel mezzo delle missioni, soprattutto nei momenti più importanti, come la sconfitta di un potente nemico. Ogni saga avrà una media di cinque o sei missioni, che andranno a riprenderne i punti focali.

Non c’è molta varietà nelle missioni, cosa a cui i musou ci hanno sempre abituato. Quasi sempre gli obiettivi si tradurranno nella solita conquista dei territori o nello sconfiggere determinati nemici, altre volte dovremo salvare i nostri alleati o impedire ai nemici di giungere in un luogo. In alcuni casi ci saranno delle missioni secondarie da svolgere, ma anche queste avranno a grandi linee gli stessi obiettivi generici già elencati. L’unica alternativa sono delle missioni in cui dovremo soltanto affrontare una boss battle in dei livelli speciali. Si tratta comunque di cose già viste nei titoli precedenti, sia di questa saga che di altri musou – cosa che dimostra quanto il genere continui a fossilizzarsi su meccaniche che non cambiano da almeno vent’anni.

+ Tanti personaggi tutti ben caratterizzati

+ Migliorie importanti al sistema di progressione

- Sempre troppo ripetitivo

- Nessun grosso cambiamento rispetto al passato

- Telecamera poco stabile

- Graficamente non eccelso

7.0

One Piece Pirate Warriors 4 è un buon musou, forse il più completo dei quattro capitoli legati al franchise creato da Eiichiro Oda. Il suo limite però sta proprio nell’essere un musou, che, nonostante le buone aggiunte nella gestione della crescita dei personaggi e in altri dettagli del gameplay, si basa sempre su un sistema che da ormai una ventina d’anni è incapace di evolversi realmente. Se dunque potete soprassedere sui difetti che questo genere si porta dietro da sempre, allora avrete una bella esperienza di gioco legata a One Piece; se invece non amate questo tipo di action basato sulla semplicità e sulla ripetitività di certe azioni, passate oltre.

Voto Recensione di One Piece Pirate Warriors 4 - Recensione


7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Tanti personaggi tutti ben caratterizzati

  • Migliorie importanti al sistema di progressione

Contro

  • Sempre troppo ripetitivo

  • Nessun grosso cambiamento rispetto al passato

  • Telecamera poco stabile

  • Graficamente non eccelso

Commento

One Piece Pirate Warriors 4 è un buon musou, forse il più completo dei quattro capitoli legati al franchise creato da Eiichiro Oda. Il suo limite però sta proprio nell’essere un musou, che, nonostante le buone aggiunte nella gestione della crescita dei personaggi e in altri dettagli del gameplay, si basa sempre su un sistema che da ormai una ventina d’anni è incapace di evolversi realmente. Se dunque potete soprassedere sui difetti che questo genere si porta dietro da sempre, allora avrete una bella esperienza di gioco legata a One Piece; se invece non amate questo tipo di action basato sulla semplicità e sulla ripetitività di certe azioni, passate oltre.
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