Da quando Microsoft annunciò di aver trovato un accordo per acquisire Activision Blizzard, sappiamo che è passato un bel po', prima che la cosa diventasse ufficiale – poiché sono state necessarie molte valutazioni per approvare la cosa, tra chi dubitava della sana concorrenza e chi si domandava se così Xbox non avrebbe finito con l'avere in mano un monopolio.
Dopo tanto dibattere, l'acquisizione divenne ufficiale il 13 ottobre 2023, quando Activision Blizzard passò ufficialmente sotto l'egida di Xbox per 68,7 miliardi di dollari, portando con sé gli studi di Activision, di Blizzard e di King, il gigante del gaming mobile.
A un anno di distanza, sappiamo che non solo Microsoft ha dedicato parte della sua conferenza alla Summer Game Fest proprio all'imminente Call of Duty: Black Ops 6, ma abbiamo visto anche diversi giochi Activision Blizzard sbarcare su Game Pass.
Contestualmente, però, Game Pass ha cambiato formula (e prezzi), costringendo a passare al livello Ultimate per accedere ancora ai giochi del day-one prodotti dagli studi sotto il controllo di Microsoft.
E l'anno, lo sappiamo, è stato anche complicato dal punto di vista dei licenziamenti e delle chiusure, che non sono mancati in generale nell'industria e su cui Microsoft non ha lesinato, tra figure sovrapposte e studi che sono stati letteralmente cancellati, come Tango Gameworks (rimesso in piedi poi da Krafton con il suo Ghostwire Tokyo) o l'intero team di Arkane Austin.
La casa di Redmond ha dovuto gestire anche la questione Bobby Kotick, che ha lasciato Activision Blizzard alla fine del 2023.
Rimane ancora da vedere nel concreto quanto questa acquisizione impressionante porterà benzina nelle casse di Xbox, che ora ha al suo arco frecce come Call of Duty, Diablo, World of Warcraft e tutti i maggiori successi Activision Blizzard.
L'acquisizione è stata resa possibile anche garantendo che diversi di questi sarebbero rimasti multipiattaforma per assicurare la concorrenza tra console, e in effetti Call of Duty: Black Ops 6 esordirà anche su PlayStation come di consueto (dove peraltro è sempre vendutissimo).
Sarà interessante vedere, da qui a un altro anno, quali altri cambiamenti strutturali o alla ludoteca Xbox proverà ad apportare ad Activision Blizzard. Nella speranza, lo sottolineiamo, che l'esodo dato dai licenziamenti non abbia nuove e dolorose ondate.