Le recenti chiusure di Xbox hanno fatto decisamente discutere e sollevato non poche perplessità tra fan e addetti ai lavori, soprattutto per via dell'addio a Tango Gameworks, lo studio che ha realizzato, tra gli altri, anche il premiatissimo Hi-Fi Rush.
Una produzione diventato un vero e proprio biglietto da visita per Xbox Game Pass, al punto da essere annunciato e rilasciato a sorpresa sul servizio in abbonamento (lo trovate su Amazon), ma che nonostante gli ottimi consensi di critica e pubblico non è riuscita a salvare lo studio dalla chiusura.
La dirigenza Xbox ha ammesso in più occasioni che non è stata una decisione facile da prendere, senza però mai approfondire nello specifico perché si sia resa necessaria. Oggi, finalmente, abbiamo una risposta ufficiale.
In un'intervista rilasciata a Variety (via VGC), Matt Booty ha approfondito la chiusura di Tango Gameworks, entrando nel merito sul perché la casa di Redmond abbia deciso di non avere avuto altra scelta se non quella di proseguire su questa strada.
Il capo di Xbox Game Studios spiega di non voler entrare troppo nello specifico per rispetto nei confronti di chi ha sviluppato Hi-Fi Rush, che conferma essere stato «un grande gioco che è andato bene» per Xbox, ma che l'analisi finale non poteva concentrarsi solo e soltanto su questo titolo.
«Ci sono molte cose che comportano il successo di un gioco — quale leadership avete, che leadership creativa possedete, questo è lo stesso team che in precedenza ci ha dato qualcosa di successo?
Dobbiamo guardare tutti questi aspetti e domandarci: "Siamo preparati per avere successo in futuro?". Ed anche se potrebbero esserci state situazioni o fattori che in precedenza ci hanno portato al successo, potrebbero non essere più presenti guardando al futuro».
Insomma, Matt Booty sembra averci girato molto intorno, ma appare evidente che tutti i riferimenti sarebbero per l'addio di Shinji Mikami: l'autore aveva fornito la sua supervisione a tutti i progetti prodotti dallo studio fino a quel momento, incluso lo stesso Hi-Fi Rush.
Il capo di Xbox Game Studios ha fatto molti riferimenti a un cambio di direzione e della leadership dello studio: evidentemente, Microsoft riteneva che non ci fosse nessuno che potesse davvero riempire la voragine lasciata dal papà di Resident Evil, portando alla decisione di chiudere tutto lo studio.
Ma perché procedere proprio con una chiusura definitiva? Matt Booty spiega che non è stata una decisione "di pancia" e che, prima di procedere con questa soluzione, Xbox ha provato a capire se potessero esserci alternative.
Booty fa l'esempio di Toys for Bob, che è tornato ad essere uno studio indipendente dopo l'acquisizione di Activision Blizzard, o di Twisted Pixel, che nonostante la separazione da Microsoft è uno studio ancora attivo:
«A volte queste cose riescono bene, altre volte no».
L'implicazione è dunque che, forse anche per il fatto che Tango Gameworks è uno studio giapponese ben distante dalle altre proprietà di Microsoft, la casa di Redmond non ha visto altre alternative che tagliare definitivamente i fondi.
Una spiegazione che è sicuramente una magra consolazione per il team di sviluppo, che proprio pochi giorni fa ha pubblicato una foto per l'ultimo giorno nello studio.
E che siamo certi farà ancora discutere fortemente appassionati e critica.