Alla fine, anche Microsoft ha dovuto cedere all'odioso aumento dei prezzi: la casa di Redmond ha infatti annunciato che tra pochi mesi sarà necessario un esborso aggiuntivo per rinnovare il proprio abbonamento a Game Pass o acquistare una Xbox Series X.
L'aumento sarà attivo anche in Italia a partire dall'1 agosto e porterà il costo di Series X a 549,99€ (potete ancora acquistarla senza sovrapprezzi su Amazon), emulando dunque l'aumento adottato da Sony con PS5 negli scorsi mesi.
Il prezzo di Xbox Game Pass Ultimate dovrebbe invece aumentare di circa 2 euro ogni mese: una cifra non particolarmente esosa, ma che rischia di farsi sentire durante il corso di intere annate.
Le opinioni dei fan, come prevedibili, non sono particolarmente entusiasmanti: nel forum Reddit dedicato alla console next-gen, sono numerosi i fan che ritengono di essere stati "ingannati" dalle precedenti promesse della casa di Redmond.
Ci riferiamo, naturalmente, alla reazione arrivata subito dopo l'incremento di prezzo di PS5, quando Microsoft aveva sottolineato di non ritenerla la strategia giusta per i consumatori.
Tuttavia, in seguito era arrivata anche una parziale rettifica, con tanto di avvertimento per una possibilità che, alla fine, è arrivata per davvero.
C'è chi sottolinea anche che questa è la prima volta che i giocatori che non hanno acquistato al day-one si trovano costretti ad acquistare le console a prezzo aumentato dopo quasi 3 anni dall'uscita: una situazione decisamente paradossale, che rende anche maggiormente l'idea degli effetti dell'inflazione sul mercato.
Allo stesso tempo, c'è chi si è detto particolarmente deluso sull'aumento di prezzi di Xbox Game Pass Ultimate, con fan divisi tra chi sta cercando di rinnovarli il più possibile prima che sia troppo tardi e chi ha deciso di dire stop all'abbonamento, data l'assenza — a loro parere — di giochi che ne giustifichino l'aumento di prezzo.
È possibile anche che Microsoft abbia scelto di annunciare l'aumento di prezzo di Xbox Game Pass prima che arrivi una decisione sull'acquisizione di Activision Blizzard, dato che una delle preoccupazioni degli enti antitrust era l'aumento di prezzo dovuto proprio all'ingresso di nuovi giochi.
La strategia di mercato lascerebbe invece intendere che l'aumento non è affatto collegato all'ingresso di nuovi titoli e sarebbe arrivato comunque, con o senza quelle produzioni. Non che questo serva a rasserenare i fan, costretti a mettere ancora una volta mano al portafogli.