Xbox Series S è un caso dopo Baldur's Gate 3? Phil Spencer prova a fare chiarezza

I fan di Xbox Series S hanno iniziato a preoccuparsi, dopo l'annuncio di Baldur's Gate 3: Phil Spencer prova a tranquillizzarli e fare chiarezza.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Quando Xbox Series S venne svelata al pubblico, Microsoft fu chiarissima nel garantire che tutti i giochi in uscita su Xbox Series X sarebbero arrivati anche sulla "sorella minore" delle console next-gen.

Naturalmente, date le performance inferiori (così come il prezzo, anche scontato su Amazon) è sempre apparso chiaro a tutti che entrambe le versioni dei videogiochi non avrebbero mai potuto avere la stessa fedeltà grafica, rinunciando ad esempio al ray-tracing o a risoluzioni superiori.

Ma la possibilità di avere gli stessi identici giochi con le stesse feature, a un prezzo più ridotto, era comunque una prospettiva più che allettante per diversi giocatori.

Prospettiva che, nelle ultime ore, ha iniziato però a farsi sempre più nebulosa: Larian e Microsoft hanno infatti annunciato che Baldur's Gate 3 arriverà su Xbox entro la fine dell'anno... ma senza la co-op a schermo condiviso su Series S.

E come se non bastasse, a poche ore di distanza anche un altro gioco ha confermato che sarà lanciato con alcuni limiti, al punto che gli utenti su Xbox Series X potranno scegliere di non giocare insieme a quelli Series S. Una situazione davvero paradossale, dato che si parla di console della stessa famiglia next-gen e che ha destato non poche preoccupazioni.

In un'intervista rilasciata a Eurogamer.net, Phil Spencer ha ribadito che Xbox Series S non sarà «mollata», facendo però chiarezza sulle feature assenti da queste versioni:

«Non credo che abbiate sentito, né da noi né da Larian, che [il lancio di Baldur's Gate 3 su Xbox] riguardava la parità [delle versioni]. Penso sia più la community che ne stia parlando.

Già oggi ci sono feature su X che non arrivano su S, perfino con i nostri stessi giochi, come il ray-tracing: funziona su X, ma su S non è disponibile per tutti i giochi. Quindi un utente [Series] S, che ha speso quasi la metà rispetto a un utente [Series] X, capirà che non funzioneranno allo stesso modo».

Ci permettiamo però di aggiungere che un conto sono le feature grafiche assenti, che effettivamente erano previste fin dall'annuncio di Xbox Series S, un altro è la rimozione di feature di gameplay che possono cambiare radicalmente il titolo in questione. E quest'ultima è una ricorrenza che si sta verificando solo adesso per la prima volta.

Possiamo dunque dire che il commento di Phil Spencer non sembra aver fatto nulla per tranquillizzare gli animi, anticipando addirittura che potremmo assistere a nuovi casi simili anche per giochi futuri, che immaginiamo diventeranno sempre più esigenti.

Insomma, gli utenti Xbox Series S sono avvertiti: anche altri giochi potrebbero seguire lo stesso esempio e rimuovere determinate feature, pur di renderlo compatibile con la console next-gen più economica.

E considerando che lo stesso Phil Spencer dice che le console non devono «essere un limite», non possiamo non sottolineare l'ironia della cosa, pur augurandoci che ciò accada il meno possibile.

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