Per provare a colmare il gap con PlayStation, Microsoft ha da diverso tempo deciso di puntare fortemente al rafforzamento degli Xbox Game Studios, con numerose acquisizioni particolarmente importanti.
Dopo diverse e attente valutazioni, alla fine la casa di Redmond ha deciso di puntare tutto sull'ingresso di Bethesda negli Xbox Game Studios e su Activision Blizzard, con quest'ultima operazione che è diventata — come ormai noto — protagonista di una complicata causa legale.
L'obiettivo principale è indubbiamente quello di rafforzare il catalogo di giochi gratis presenti su Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon), puntando sulla forza di entrambi i publisher per conquistare maggiormente il consenso del pubblico.
La causa legale che vede contrapposte Xbox e FTC, relativa proprio al destino dell'acquisizione di Activision Blizzard, ci ha dato l'opportunità di svelare alcuni interessanti retroscena che, in caso contrario, probabilmente non sarebbero mai emersi alla luce.
Tra questi, come riportato da The Verge, vi è anche la valutazione di compagnie da acquisire: stando agli ultimi documenti legali, sembra infatti che la casa di Redmond abbia fortemente preso in considerazione l'idea di accogliere SEGA tra gli Xbox Game Studios.
In una e-mail di Phil Spencer scritta a novembre 2020, il capo di Xbox fa infatti riferimento alla line-up della casa di Sonic the Hedgehog, sottolineando che il suo ingresso avrebbe contribuito ad accelerare la diffusione di Game Pass su console e PC.
Un investimento che avrebbe avuto sicuramente senso anche dal punto di vista globale: l'ingresso di SEGA nel gruppo avrebbe infatti permesso a Xbox di acquisire molta più popolarità sul territorio giapponese, dove Microsoft è da sempre uno dei concorrenti meno agguerriti.
Ma SEGA non era l'unico gruppo preso in seria considerazione: nella "watchlist" finale erano state infatti inserite anche Bungie — poi acquisita dai PlayStation Studios — Zynga — acquisita poi da Take-Two — IO Interactive, Niantic, Thunderful, Supergiant Games, Playrix e Scopely: è possibile vedere dunque sia big del settore mobile che sviluppatori particolarmente importanti.
Bungie era stata segnalata in particolar modo per il successo avuto da Destiny su Xbox Game Pass, dato che lo sparatutto multiplayer era uno dei titoli più scaricati dagli utenti iscritti al servizio.
Vale anche la pena di ricordare che Bungie è anche stato lo studio che ha dato origine a Halo e sarebbe stato un affascinante "ritorno" per Microsoft: tuttavia, il report finale aveva segnalato un forte rischio per gli investimenti, che ha spinto il gruppo a lasciare campo libero a Sony e puntare prevalentemente ad Activision Blizzard.
Non è invece chiaro come sia saltata una potenziale trattativa con SEGA, dato che fino al 2021 continuava a essere segnalata come obiettivo chiave: è possibile semplicemente che Microsoft abbia deciso di cambiare improvvisamente obiettivo, una volta apertosi lo spiraglio con Activision Blizzard.
Vale la pena ricordare che Microsoft e SEGA sono comunque rimaste in ottimi rapporti, come dimostrato dal successo ottenuto dalla saga Yakuza grazie a Xbox Game Pass.
A differenza di quanto accaduto con i giochi Bethesda, Microsoft non sembra avere intenzione di rendere esclusive le produzioni di Activision Blizzard: per Call of Duty è perfino arrivato il giuramento di Phil Spencer, pronto a fare «tutto ciò che è necessario» per continuare a farlo uscire su PS5.