Josef Fares, creatore di A Way Out, ha parlato di Xbox Game Pass e della sua visione dei videogiochi in abbonamento proposta da Microsoft in un'intervista concessa al portale GamingBolt.
Fares, il cui prossimo gioco è It Takes Two ed è in uscita alla fine di marzo, ha spiegato che il servizio della casa di Redmond è interessante ma che preferisce la strategia di Sony focalizzata sui prodotti dalla forte componente narrativa.
«Non mi interessa per niente delle console, per me è sempre tutto concentrato sui giochi, giochi, giochi, giochi», ha premesso l'uomo diventato celebre agli occhi dei gamer per la sua uscita a proposito degli Oscar a The Game Awards.
«In questo momento sono molto più un fan della strategia di Sony, perché fanno più IP uniche e si concentrano più su giochi che mi piacciono molto che sono story-heavy.Quindi spero che Microsoft segua quella strada. Voglio dire, con Game Pass, non sono sicuro cosa darà quello.
Se non ci sono giochi, non ha senso. Non è importante, lo sai? Un'altra cosa, non la vedo come una guerra.
Guardando a come Phil Spencer ne parla, sembra più che voglia Game Pass anche su PS5. Ma alla fine della fiera è tutta una questione di giochi».
La posizione di Fares è probabilmente condivisa dalla stessa Microsoft, tant'è vero che la compagnia ha inanellato una serie di acquisizioni, ultima quella dell'intera ZeniMax, volte a rimpolpare la sua libreria on demand.
Xbox Game Studios è consapevole dell'importanza dei giochi single-player, al punto che ne ha promessi di più in arrivo prossimamente.
Il creativo non è comunque nuovo ad osservazioni sulle manovre di Microsoft, e di recente ha giudicato i nomi di Xbox Series X e S - a suo dire, colpevoli di confondere l'utente.
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