Xbox non ha mai avuto un vero rapporto con la VR, al di là di tecnologie come Hololens che sono destinate più che altro al mercato business. Qualche ora fa il colosso di Redmond ha spiegato il motivo.
Il gaming secondo Microsoft passa sempre per le classiche console, quindi, come Xbox Series X che ora è facilmente acquistabile su Amazon, tra l'altro.
A questo proposito, Phil Spencer ha rimarcato di recente che Xbox Game Pass non è il Netflix dei videogiochi, anche se i due modelli si somigliano.
Nonostante Microsoft continui a puntarci moltissimo ovviamente, con i giochi gratis che entrano nel catalogo con una certa regolarità.
Per quanto riguarda la realtà virtuale, però, Xbox rimarrà sempre molto lontana da quel tipo di tecnologia relativamente ai videogiochi.
Lo ha detto Matt Booty (tramite VGC), spiegando i motivi per cui non ci saranno mai investimenti in questa direzione, salvo alcune condizioni.
In una recente intervista, il responsabile di Xbox Game Studios ha spiegato che il mercato VR e AR è attualmente troppo piccolo per essere meritevole di attenzione da parte di Xbox.
Non c'è abbastanza pubblico perché i videogiochi sviluppati per queste tecnologie possano avere successo, a meno che non si riesca a raggiungere una cifra intorno ai 10 milioni di giocatori:
«Penso che per noi sia solo una questione di attesa finché non ci sarà un pubblico lì. [...] Abbiamo 10 giochi che hanno raggiunto oltre 10 milioni di giocatori fino ad oggi, il che è un risultato piuttosto grande, ma questo è il tipo di scala di cui abbiamo bisogno per vedere il successo del gioco, una scala che non è ancora arrivata con i giochi in AR e VR.»
Se il mercato crescerà abbastanza, quindi, probabilmente vedremo un visore VR anche da Xbox a questo punto.
PlayStation VR 2 non sta andando benissimo in questo senso, nonostante vada comunque meglio del suo predecessore.
Vedremo cosa farà Meta Quest 3, annunciato di recente e pronto ad insediarsi sul mercato nei prossimi mesi.