L'affare Xbox e Activision Blizzard sembrerebbe ormai in dirittura d'arrivo, ma ciò che non è mai stato del tutto chiaro è che cosa succederà alla dirigenza del gruppo, dopo che sarà incluso nella famiglia di casa Microsoft.
In particolar modo, a suscitare curiosità è sempre stato il ruolo di Bobby Kotick, CEO dell'azienda e spesso figura controversa, specialmente dopo le polemiche che avevano investito il publisher prima dell'accordo con Microsoft.
In molti erano infatti convinti che l'acquisizione potesse servire anche per allontanare il CEO e accelerando il processo di transizione a un gruppo interamente supportato da Microsoft, con conseguente inserimento di giochi su Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon) — altra pratica su cui Bobby Kotick ha già ammesso di essere in disaccordo.
Nelle scorse ore è stato proprio lo stesso dirigente a chiarire quello che potrebbe essere il suo destino: in un'intervista rilasciata a CNBC ha infatti chiarito che il suo contratto durerà fino al 2024.
Kotick ha anche chiarito che fino ad allora — o fino a quando gli sarà richiesto di farlo — aiuterà Microsoft e Phil Spencer con il processo di transizione.
«Mi sono impegnato con Microsoft per tutto il tempo — o per il poco tempo — in cui avranno bisogno del mio aiuto per l'integrazione [di Activision Blizzard].
Phil Spencer è una persona fantastica ed è una parte importante del motivo per cui siamo così entusiasti della transazione».
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Nelle scorse ore i due gruppi hanno negoziato un'estensione dell'accordo: adesso sarà necessario chiudere le ultime pratiche necessarie entro il 18 ottobre, fornendo tutto il tempo necessario per risolvere le ultime perplessità della CMA.
Le parole scelte da Kotick, così come la precisazione che il suo attuale contratto scade ad aprile 2024, lasciano intendere che Microsoft potrebbe decidere di tenerlo come CEO di Activision Blizzard fino a tale data, al fine di rendere più facile il processo di transizione.
Tuttavia, appare sempre più probabile che la casa di Redmond possa scegliere di lasciarlo andare al termine del suo mandato, iniziando ufficialmente una "nuova era" per il gruppo.
Nel frattempo, c'è stato un ultimo tentativo in extremis per bloccare l'accordo... da parte di alcuni fan. Una richiesta che è stata però respinta dalla Corte Suprema.