È un periodo di grandi inconvenienti per Blizzard Entertainment, che in questi giorni sta fronteggiando la questione relativa a Hong Kong e il sollevamento dei fan, dopo il ban al giocatore professionista di Hearthstone che si era schierato in difesa dei sostenitori della protesta. Intanto, da World of Warcraft Classic è arrivato un altro inconveniente, legato alla segnalazione dei contenuti offensivi e alle procedure automatiche.
I giocatori della gilda GAY BOYS hanno infatti segnalato che il nome della loro gilda era stato temporaneamente sospeso e poi modificato automaticamente in “Guild ZFXPK”. I giocatori avevano fatto ricorso contro questo provvedimento, riuscendo a vedersi riassegnato il loro nome originario e svelando cosa è successo. In particolare, il giocatore Ahmil Jilani ha riferito che Blizzard ha fatto sapere, con una comunicazione privata, che il cambio nome è stato innescato dalla segnalazione da parte di altri giocatori di “GAY BOYS” come contenuto offensivo. Avviata la procedura, quest’ultima viene analizzata in qualche modo da Blizzard e porta a delle conseguenze, contro le quali è possibile appellarsi.
Come spiegato:
Non c’è modo di impedire alle persone di segnalare questo nome, poiché alcuni ritengono che il modo in cui esso viene utilizzato possa essere offensivo. Se doveste venire di nuovo sanzionati, potrete appellarvi come avete già fatto e potrete riproporre la questione alla nostra analisi. Per ora, comunque, rieccovi il nome della vostra gilda.
In sintesi, insomma, se qualcuno dovesse di nuovo essere sufficientemente annoiato da segnalare ancora il nome della gilda, potrebbe portare a un nuovo cambiamento. Jilani ha raccontato che alcuni giocatori inviano ai membri della gilda «commenti estremamente discriminatori e pieni d’odio», motivo per cui ritiene che siano stati questi a segnalare il nome GAY BOYS a Blizzard.
Vedremo se ci saranno ulteriori problemi in futuro o meno. Intanto, vi ricordiamo che World of Warcraft Classic è disponibile su PC.
Fonte: USGamer