È un giorno triste per tutti i fan di Nintendo, visto che l'ennesimo chiodo è stato piantato nella bara di Wii U, sfortunata console ormai da ritenersi definitivamente morta.
Con Switch ormai pronta a lasciare il passo al successore (trovate il modello OLED su Amazon) le vecchie console iniziano a essere un lontano ricrodo.
Forse si pensava che la Wii U fosse già morta e, per molti versi, si può dire che lo fosse.
Dopotutto, i servizi online per questa console e per il 3DS sono stati chiusi all'inizio di quest'anno e, sebbene molti giocatori siano riusciti ad aggrapparsi ad essi per molto più tempo di quanto Nintendo volesse, è impossibile avviare la propria Wii U e connettersi a una partita online di Splatoon su quei server classici.
Ora, come riportato anche da GamesRadar, è stato confermato che in Giappone non si accettano più riparazioni per la console, poiché l'azienda ha esaurito i pezzi di ricambio.
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In un tweet pubblicato oggi dall'account giapponese dell'assistenza clienti Nintendo, si legge che non ci sono più scorte delle "parti necessarie" per la riparazione delle console Wii U e delle loro periferiche.
Quindi, con effetto immediato, i clienti giapponesi non potranno più farsi riparare dalla società.
A dire il vero, sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato: a maggio dello scorso anno è stato confermato che non appena la Grande N avesse esaurito i pezzi di ricambio, le riparazioni non sarebbero più state offerte, quindi sembra che le scorte fossero sufficienti per oltre un anno.
Insomma, non ci resta che dire: addio Nintendo Wii U, e grazie per tutto il pesce.
Parlando invece di console vive e vegete, il catalogo di Nintendo Switch Online si è da poco aggiornato a sorpresa con ben 7 nuovi grandi classici per NES: scopriamo l'elenco completo.