Warner Bros. Games a quanto pare sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia.
Dopo un 2024 disastroso, segnato da perdite milionarie e progetti fallimentari, il capo della divisione videoludica, David Haddad, ha annunciato le sue dimissioni. Una decisione che, secondo chi ha lavorato con lui, era solo questione di tempo.
Il disastro di Suicide Squad: Kill the Justice League (che trovate comunque su Amazon), con una svalutazione da 200 milioni di dollari, è stato solo il primo di una serie di crolli.
A seguire, altri 100 milioni bruciati per Harry Potter: Quidditch Champions e MultiVersus.
E ora il progetto Wonder Woman, che naviga in acque agitate tra reboot e cambi di direzione, ha già superato i 100 milioni di spesa senza una data d'uscita certa, come riportato anche da Bloomberg.
Secondo le testimonianze di due dozzine di dipendenti attuali ed ex, sotto la guida di Haddad la divisione ha sofferto la mancanza di una visione chiara.
Un periodo di incertezze e riorganizzazioni ha portato alla dispersione di talenti, alla distruzione della reputazione di studi storici e a investimenti mal gestiti.
Warner Bros. Games ha inseguito trend senza una strategia precisa, bruciando capitali e credibilità.
Ora, con Haddad fuori dai giochi, il vero problema rimane: chi prenderà il timone? E soprattutto, saprà riportare una direzione solida prima che il colosso finisca alla deriva? Al momento non mi è dato rispondere, anche se è ovvio che la situazione non è sicuramente delle migliori.
Parlando di Wonder Woman, dopo che sono passati ormai oltre 3 anni dall'annuncio ufficiale con un misterioso teaser, mi auguro che il gioco esca finalmente dall'ombra.
Vero anche che ormai diverse settimane fa Monolith si è infatti "ricordata" pubblicamente di Wonder Woman, dopo non averne parlato per diversi mesi: chissà che la situazione non sia pronta a sbloccarsi per il meglio.