La nostalgia è un sentimento fortissimo anche nel mondo dei videogiochi, tanto che pur essendo The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom dei capolavori assoluti, c'è una branca di fan della saga di Nintendo che continua a preferire il ritorno dei videogiochi classici della saga.
Quelli con gli otto dungeon, gli oggetti da sbloccare in ordine, una prosecuzione più lineare e non dettata dalla libertà del giocatore di fare quello che desidera.
Per quanto possa sembrare strano, non tutti i fan di The Legend of Zelda sono riusciti a staccarsi dal passato, tanto da creare dei remake di giochi classici pur di ritrovare quello spirito del fanciullino a 8-bit.
Se siete tra questo tipo di videogiocatori, sappiate che Nintendo ed Eiji Aonuma vi stanno ascoltando.
Come riporta Nintendo Life, il producer della serie ha parlato proprio del modo in cui i videogiochi della saga per Nintendo Switch hanno creato una spaccatura nei fan.
In una recente intervista, Aonuma ha parlato di come la nostalgia abbia influenzato i fan, commentando la loro preferenza per il ritorno allo stile di giochi del passato:
«È interessante quando sento la gente dire che vuole uno Zelda più lineare, perché mi chiedo: "Perché vuoi tornare a un tipo di gioco in cui sei più limitato o più ristretto nel tipo di cose? O nei modi in cui puoi giocare?" Ma capisco quel desiderio che abbiamo di nostalgia, e quindi posso capirlo anche da quell'aspetto.»
Il tema del'assenza dei dungeon in Breath of the Wild e Tears of the Kingdom è senz'altro quello che ha fatto più scalpore e, sebbene nel secondo capitolo Nintendo li abbia introdotti in una nuova versione, per i fan nostalgici non sono ancora abbastanza.
Un ritorno che è stato voluto da Nintendo partendo proprio dai feedback dopo il lancio di Breath of the Wild, che ha voluto reinterpretare gli storici dungeond:
«Ma poi abbiamo sentito il desiderio dei fan di avere un dungeon un po' più progettato, e questo ha portato al nostro approccio ai dungeon per Tears of the Kingdom. E così mentre procediamo, ogni volta che stiamo realizzando un gioco, guardiamo indietro al nostro passato e poi consideriamo dove siamo ora con la libertà che diamo al giocatore in questi giochi.»
Vedremo a questo punto come andrà avanti la serie che, per certo, non avrà un sequel diretto di Tears of the Kingdom come è stato confermato di recente.
Se volete uno Zelda classico sappiate che c'è anche su Nintendo Switch: ed è la remastered di un ottimo episodio che trovate su Amazon.