Tencent, i giochi sono un disastro: «non abbiamo ottenuto nulla»

Il colosso cinese Tencent parla delle performance della divisione gaming tramite le parole del CEO, che rivela una certa schiettezza.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Tencent è il colosso cinese proprietario di tantissime realtà del mondo dell'intrattenimento, e in particolare dei videogiochi, possedendo quote più o meno importanti all'interno di aziende importantissime le quali, però, non stanno dando i risultati sperati a quanto pare.

Oltre a Riot Games (autori di League of Legends le cui card trovate su Amazon), Tencent possiede quote all'interno di Ubisoft, Remedy, From Software e Techland, quest'ultima tra le più recenti scalate fatte dal colosso cinese, ma il business legato ai videogiochi sembra essere un vero fiasco.

Lo ha annunciato il CEO e co-fondatore di Tencent, Pony Ma, che ha dato aggiornamenti riguardo il ramo aziendale (tramite Game Developer), in un recente comunicato.

Nell'annuale incontro con i membri dell'azienda e gli investitori, il CEO ha detto senza mezzi termini che la divisione videoludica non ha ottenuto alcun risultato:

«I giochi sono la nostra attività di punta [...] ma nell'ultimo anno abbiamo affrontato sfide significative. Ci siamo trovati in perdita mentre i nostri concorrenti continuano a produrre nuovi prodotti, lasciandoci con la sensazione di non aver ottenuto nulla.»

Una dichiarazione davvero molto importante se si considera il peso di Tencent all'interno dell'economia mondiale del mercato dei videogiochi, e che per altro mette sotto una nuova prospettiva anche i recenti licenziamenti di Riot Games, che ora si spiegano ulteriormente.

L'industria dei videogiochi non vive un momento affatto felice, ma vederlo anche nei meandri di un colosso come Tencent getta potenzialmente una prospettiva ancora più oscura per quella che potrebbe essere una ripresa del settore.

Ma il 2024, in termini di licenziamenti, ha raggiunto quasi i numeri del 2023 in meno di un mese, ed è difficile che questo trend possa vedere presto una inversione.

I licenziamenti di Xbox, per ora, sono stati per altro quelli più numerosi e che hanno colpito più duramente l'opinione pubblica, e difficilmente saranno gli ultimi dell'anno.

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