Video Game History Foundation apre al pubblico, per il bene della preservazione

L'enorme biblioteca di Video Game History Foundation con riviste e giochi sarà disponibile per tutti a partire dal 30 gennaio.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Spesso parliamo del fatto che la preservazione pubblica dei videogiochi è un problema, e per fortuna ci pensa la Video Game History Foundation a fare la sua parte in questo senso.

Come riporta Polygon, infatti, dal 30 gennaio la fondazione aprirà al pubblico i suoi archivi digitali, destinati a diventare una delle più grandi raccolte dedicate allo studio e alla conservazione della storia dei videogiochi.

Gli archivi includeranno oltre 1.500 numeri di riviste di videogiochi fuori produzione, materiale promozionale e risorse legate allo sviluppo dei giochi.

Fin dalla sua fondazione nel 2017, l’obiettivo della VGHF è stato quello di creare un archivio digitale accessibile che non si limitasse a digitalizzare i contenuti, ma che fosse un vero e proprio strumento di ricerca. La piattaforma consentirà agli utenti di cercare giochi, editori, autori e persino termini specifici.

Tra le tante curiosità e fonti di studio che sarà possibile trovare c'è anche la prima menzione del termine "metroidvania", che oggi usiamo frequentemente.

Questo è un modo ottimo per poter consultare letteralmente la storia dei videogiochi, viste le nuove leggi che sono emerse e che rendono sempre più complessa la preservazione videoludica.

Sebbene la VGHF possieda anche un’ampia collezione fisica di titoli giocabili, le attuali regole del Digital Millennium Copyright Act (DMCA) vietano l’accesso remoto ai giochi protetti da sistemi di copia. Fino a quando non verrà concessa un’eccezione dal Copyright Office statunitense, l’archivio digitale rimarrà limitato ai materiali visivi.

Per chi non la conoscesse, la VGHF è un’organizzazione non-profit che dipende dal supporto del pubblico. Chiunque voglia contribuire alla preservazione della storia dei videogiochi può visitare il sito ufficiale della fondazione per scoprire come fare una donazione o offrire il proprio sostegno.

È anche la stessa fondazione che ci ha permesso di scoprire che l'87% dei videogiochi classici non esiste più, ovvero un allarme fortissimo per la preservazione videoludica.

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