«Vi preoccupate un po' troppo dei voti su Metacritic», per Suda51

Secondo Suda51, l'ossessione dell'industria per i voti su Metacritic è dannosa per la creatività e si dà troppa importanza ai voti.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Se il nostro ribadirvi che i voti delle recensioni sono una ossessione eccessiva nell'industria dei videogiochi –  fosse per chi vi scrive, li avrei rimossi da qualsiasi tipo di review – probabilmente le parole di Goichi Suda, celebre autore di videogiochi noto come Suda51, potrebbero darvi un'idea più completa dell'argomento.

L'autore giapponese papà di No More Heroes, intervistato dai microfoni di GamesIndustry.biz, ha infatti spiegato come a suo dire l'ossessione per un voto Metacritic positivo possa penalizzare la creatività, perché per lui in alcuni casi i voti positivi premiano troppo opere che in realtà non innovano e non "creano".

Secondo Suda51:

«Tutti si preoccupano un po' troppo e danno un po' troppe attenzioni ai punteggi su Metacritic. Siamo arrivati al punto in cui c'è quasi una formula prestabilita – se vuoi ottenere un punteggio alto, ecco come fare il gioco.

Se hai un gioco che non rientra in quella formula, quella proporzione di vendibilità, allora perde dei punti su Metacritic. Le compagnie più grandi non vogliono avere a che fare con cose del genere.

Magari non è il motivo principale, ma è sicuramente una delle cause [per cui le grandi compagnie non supportano progetti rischiosi, ndr]. A tutti importa un po' troppo dei numeri».

Se è vero che in realtà spesso i voti hanno premiato anche e soprattutto opere che hanno dato una boccata d'aria fresca all'industria – pensiamo a The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom o al recente caso di Astro Bot (che trovate su Amazon) – lo è anche il fatto che in alcuni casi i publisher tengono davvero troppo a mente la media Metacritic, al punto che sappiamo che ci sono stati bonus negati agli sviluppatori perché la media voto era troppo bassa.

«Personalmente» ha aggiunto Suda51, «non mi importa granché dei numeri su Metacritic, non ne ho davvero idea. Per noi ciò che è importante è far uscire i giochi che vogliamo far uscire e fare in modo che le persone giochino i giochi che volevamo avessero».

In caso non fosse chiaro perché i voti delle recensioni non dovrebbero avere alcun impatto sulla premialità e il lavoro degli sviluppatori, considerando che dentro gli aggregatori finisce letteralmente di tutto, Suda cita un esempio passato in cui era andato a sbirciare le valutazioni a un suo gioco: «una volta un sito ci ha dato 0/10. Mi sono sentito una mer*a, perché spingersi addirittura a dare zero? A parte questo, cerco proprio di evitare Metacritic».

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