Dopo aver contribuito a tre titoli premiati come Gioco dell'Anno, lo sviluppatore veterano di Bethesda Nathan Purkeypile ha deciso di voltare pagina nella sua carriera professionale, abbandonando il mondo dei giochi AAA per dedicarsi a progetti indipendenti.
Purkeypile ha condiviso il suo percorso durante l'ultimo Game Developers Conference, rivelando le motivazioni personali che lo hanno spinto verso un cambio di direzione dopo 14 anni in uno degli studi più influenti del panorama videoludico e in grado di dare vita a big come Skyrim (che trovate su Amazon).
Durante il suo intervento alla GDC, Purkeypile ha mostrato una fotografia dell'E3 precedente all'uscita di Skyrim, ricordando: «È una foto dell'E3 prima dell'uscita di Skyrim, quando non sapevamo ancora cosa ci aspettasse. Fallout 3 aveva ottenuto risultati discreti, ma Skyrim è stato qualcosa di completamente diverso».
La carriera di Purkeypile in Bethesda coincide con quella che potremmo definire l'epoca d'oro dello studio. Tre dei giochi a cui ha lavorato – Fallout 3, Skyrim e Fallout 4 – hanno conquistato il maggior numero di premi Game of the Year nei rispettivi anni di uscita, trasformando Bethesda in un punto di riferimento per gli RPG open-world e ridefinendo gli standard del genere.
Dopo diciassette anni nel settore AAA, di cui quattordici trascorsi in Bethesda, Purkeypile ha sentito la necessità di esplorare nuovi orizzonti. «Non sentivo il bisogno di lavorare a un altro grande progetto AAA cercando di ottenere nuovamente quei riconoscimenti, perché onestamente penso che le probabilità siano piuttosto basse, dato che fortuna e tempismo hanno giocato un ruolo enorme», ha spiegato durante la conferenza.
Attualmente, Purkeypile ha fondato il suo studio indipendente, Just Purkey Games, dove sta sviluppando il suo titolo d'esordio, The Axis Unseen.
La scelta di Purkeypile dimostra come l'industria stia evolvendo verso modelli più diversificati, dove anche sviluppatori di grande esperienza possono trovare soddisfazione in progetti di scala più contenuta ma dalla forte impronta personale. Chissà però se Purkeypile si pentirà di questa scelta dopo l'uscita di The Elder Scrolls 6.
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