Riot rassicura i giocatori di Valorant per il software anti-cheater: nessun rischio

La compagnia spiega che l'installazione non espone a rischi di nessun tipo, ma consente di intervenire su chi viene identificato come cheater

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Non sono tantissimi, per ovvi motivi, i giocatori a cui è stato consentito di prendere parte alla closed beta di Valorant, il chiacchieratissimo e ambizioso nuovo progetto di Riot Games, che non ha paura di lanciare il suo guanto di sfida a giganti come OverwatchCounter-Strike: Global Offensive.

Tuttavia, come spesso accade nelle esperienze multiplayer online, non mancano i furbetti che cercano di avvalersi di cheat per barare e avere ragione degli avversari – una categoria di giocatori alla quale Riot ha già dichiarato guerra, calando violentemente la scure dei ban.

valorant

In queste ore sono però emerse delle preoccupazioni da parte della community di gioco, perché è stato notato che Valorant richiede necessariamente l’installazione di Riot Vanguard, un software che serve proprio a monitorare i possibili cheater – e che secondo i giocatori si prenderebbe un po’ troppe “licenze” di accesso nei loro PC, essendo sempre in esecuzione anche quando il gioco non è attivo. Altri, inoltre, si domandano che cosa potrebbe accadere se Vanguard venisse hackerato e dovesse così finire con il fare da porta d’accesso a malintenzionati verso i loro PC.

Sulla questione è intervenuto direttamente Paul Chamberlain (conosciuto come “RiotAkrem”), a capo del team anti-cheat di Valorant, che ai colleghi di Kotaku ha spiegato:

Il driver anti-cheat di per sé è solo una piccola componente di Vanguard. Abbiamo anche costruito una nuova backend che ci consente di essere più specifici nei nostri controlli anti-cheat, anziché far girare gli stessi scan in tutti i computer possiamo, così, avviarli in risposta alla segnalazioni dei giocatori, o in seguito ad altri comportamenti sospetti. Questo ci consente di ridurre la frequenza e l’intensità delle scansioni sulla maggior parte dei computer dei nostri giocatori.

Le sue parole di precisazione arrivano dopo che, su Reddit, lo stesso Chamberlain aveva provato a spiegare che «abbiamo un driver che si avvia allo start-up del computer, ma non scansiona niente fino a quando il gioco non è in esecuzione» e aveva anche aggiunto che «il nostro driver non raccoglie o invia informazioni a Riot Games sul vostro computer. […] È possibile disinstallarlo in qualsiasi momento e non comunica in alcun modo con la Rete.»

Vedremo se queste spiegazioni riusciranno, quindi, a far rientrare gli allarmi che avevano preoccupato i giocatori.

Valorant è disponibile in closed beta su PC ed esordirà per tutti, gratis, nel corso del 2020. In attesa di metterci le mani, se ancora non avete potuto farlo, vi raccomandiamo le nostre FAQ dedicate al gioco. Se, invece, siete già nella battaglia, date un’occhiata ai nostri consigli per i neofiti.

Fonti: RedditKotaku

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