Siamo abituati agli attacchi contro il mondo dei videogiochi, ma quando arrivano dalla politica ci sono sempre degli aspetti grotteschi come nel caso del governo USA, che attacca i giovani videogiocatori per giustificare i tagli al sistema Medicaid.
Come riporta PC Gamer, la crociata dell'amministrazione Trump contro Medicaid ha deciso di fare dei videogiochi un surreale capro espiatorio.
In un dibattito relativo al welfare americano, i repubblicani hanno individuato nei giovani uomini «abili al lavoro» dediti ai videogiochi il perfetto bersaglio per giustificare tagli a un programma sanitario che supporta milioni di americani vulnerabili.
Durante un intervento della scorsa settimana, lo Speaker della Camera Mike Johnson ha delineato la visione repubblicana con parole inequivocabili: «Non stiamo parlando di tagliare benefici a chi ne ha diritto, ma di reintrodurre requisiti lavorativi per evitare che giovani uomini abili al lavoro drenino risorse da un programma pensato per madri single, anziani e disabili.»
Johnson ha poi concluso con un'affermazione senz'altro a fuoco e per niente nata da fallacie logiche e populiste:
«Ripulendo il sistema si risparmiano molti soldi e si restituisce la dignità del lavoro a giovani uomini che dovrebbero lavorare invece di giocare ai videogiochi tutto il giorno.»
Tradotto: stiamo tagliando il supporto alla sanità così i giovani che giocano ai videogiochi e sfruttano Medicaid possano tornare a lavorare.
Mike Johnson on Medicaid: "What we've talked about is returning work requirements ... you return the dignity of work to young men who need to be out working instead of playing video games all day. We have a lot of fraud, waste, and abuse in Medicaid." pic.twitter.com/2ZjaLrh2bg
— Aaron Rupar (@atrupar) April 10, 2025
Un'accusa che, come spesso accade nella generazione attuale della classe dirigente internazionale, viene smentita facilmente dai dati.
L'organizzazione di ricerca sanitaria KFF ha pubblicato a febbraio un'analisi approfondita, che segnala come il 64% dei beneficiari di Medicaid sotto i 65 anni lavora già a tempo pieno o parziale. Tra coloro che non lavorano, la maggioranza presenta condizioni di salute invalidanti, responsabilità di assistenza familiare o impegni di studio.
L'immagine del giovane ozioso che sfrutta l'assistenza pubblica per dedicarsi ai videogame è quindi l'ennesimo attacco sterile, che punta a fare il proverbiale gioco delle tre carte con la popolazione e gli elettori per distoglierli dai reali problemi.
Come l'inutilità dei dazi introdotti proprio dall'amministrazione Donald Trump, che per il momento ha creato danni probabilmente irreparabili all'economia mondiale.
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