Until Dawn 2, c'è un importante nuovo indizio

L'attore Peter Stormare ha a quanto pare anticipato l'esistenza dello sviluppo di Until Dawn 2, sequel del teen horror cinematografico di culto.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

L'attore Peter Stormare ha apparentemente anticipato l'esistenza di Until Dawn 2 attraverso una storia su Instagram.

Stormare, noto per ruoli in film come Fargo e Armageddon, ha condiviso un post della pagina fan Until Dawn News che suggeriva la conferma di un sequel basandosi su uno dei nuovi finali del remake del gioco originale (che trovate su Amazon).

Nel videogioco horror del 2015 Stormare interpretava il personaggio chiave del Dr. Hill.

L'attore riprenderà questo ruolo anche nell'adattamento cinematografico annunciato all'inizio dell'anno, diretto da David F. Sandberg (Annabelle 2: Creation, Shazam!).

Il coinvolgimento di Stormare in questi progetti lascia supporre che possa essere a conoscenza di piani per un sequel del gioco.

Sony sembra infatti stare investendo molto su questo franchise, tra il film e il recente remake in Unreal Engine 5 realizzato da Ballistic Moon per PlayStation 5 e PC (il quale non è stato comunque accolto nel migliore dei modi). 

La possibilità di un Until Dawn 2 solleva però interrogativi su chi potrebbe svilupparlo.

Le opzioni principali sembrano essere lo sviluppatore originale Supermassive Games o lo stesso Ballistic Moon, anche se quest'ultimo ha recentemente dovuto ridimensionarsi significativamente licenziando parte del personale.

Until Dawn si è distinto nel panorama dei giochi horror per la sua trama teen horror tutto sommato interessante e ricca di colpi di scena. Resta da vedere se un eventuale sequel riuscirà a replicare il successo e l'atmosfera del primo capitolo.

Nel mentre, nella recensione del remake a cura del nostro Domenico vi abbiamo spiegato che «Until Dawn è un remake che non migliora l'opera originale e non modernizza il gioco in alcun modo. L'unico punto a favore è il passaggio all'Unreal Engine 5, ma la struttura di gioco resta vecchia e oggi appare inadatta alla modernità e poco digeribile per tutti quei gravosi limiti che si trascina dietro.»

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