Una delle più note carte Pokémon vince una causa legale dopo 23 anni

Le carte Pokémon raccontano sempre storie particolari, ma oggi Nintendo vince una causa legale durata 23 anni che riguarda Kadabra.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il mondo delle carte Pokémon è tornato clamorosamente di moda durante la pandemia, e spesso molte storie sono emerse proprio in questi anni. Quella di oggi, però, è una causa legale di 23 anni che riguarda una carta specifica.

Ad ogni edizione, che trovate tranquillamente su Amazon, Nintendo e The Pokémon Company stampano sia carte che riguardano i Pokémon più recenti che quelli storici, ovviamente.

Questo fa salire il valore di alcuni pezzi alle stelle, tanto che l'acquisto di carte è aumentato tantissimo al punto di far finire le scorte.

E negli ultimi anni sono anche emerse molte carte contraffatte per andare a colpire il mondo dei collezionisti. Davvero tante in alcuni casi, ma tutte queste carte Pokémon non hanno mai raffigurato un soggetto in particolare.

Kadabra, seconda evoluzione tra Abra e Alakazam, Pokémon leggendario della prima generazione che non ha mai potuto avere una versione cartacea per ben 23 anni.

Il motivo è relativo ad una causa legale che è durata per tutti questi anni e che, come riporta PC Gamer, in questi giorni si è conclusa.

L'illusionista Uri Geller sosteneva che le carte Pokémon che raffiguravano Kadabra, e in generale l'aspetto della creatura, fosse basato su di lui.

Geller fece causa a Nintendo per la prima volta nel 2000 dopo aver visto un'immagine di una carta di Kadabra in Giappone, che ha il nome "Yungerer" o "Yungeller" (un chiaro riferimento che contiene Geller nel proprio nome), chiedendo $60 milioni di danni. Mentre la causa è stata archiviata nel 2003 in America, Geller ha continuato a perseguirla in altre regioni.

Così, mentre Kadabra è ovviamente apparso in tutto ciò che non fossero carte, il Pokémon è stato così rimosso dal gioco di carte collezionabili nel 2002, ma tornerà nella Pokémon Card 151 di quest'anno, che presenta il roster del primo gioco.

Uri Geller ha commentato la notizia con un tweet:

«Sono lieto che i fan dei Pokémon siano entusiasti di vedere Kadabra tornare al gioco di carte», ha dichiarato Geller in relazione all'evento:

«Voglio ringraziare i fan dei Pokémon che mi hanno contattato negli ultimi anni. [...] Vi amo tutti. E lo ammetto, totalmente aperto e onesto. Sono stato uno sciocco. È stato un errore devastante per me fare causa ai Pokémon. Era fondamentalmente un tributo a Uri Geller. Ma ora è tornato. Perdonatemi.»

Tutto e bene quel che finisce bene, insomma, e ora i collezionisti avranno almeno un altro soggetto storico da rincorrere.

O da rubare, come nel caso di un genio del crimine che ha rubato carte Pokémon per poi rivenderle alla vittima. Furti che, in alcuni casi, sono stati decisamente rocamboleschi e ci hanno ricordato GTA.

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