L'ondata di indignazione sollevata da un videogioco a sfondo sessuale disponibile su Steam ha portato alla sua rimozione in diversi paesi, mentre le autorità prendono posizione contro contenuti che promuovono violenza sessuale e incesto.
Il titolo, che non verrà menzionato nell'articolo, è stato al centro di forti polemiche questa settimana per la sua narrativa incentrata sulla dominazione maschile e relazioni familiari inappropriate, spingendo l'organizzazione Women in Games a richiederne formalmente il ritiro dalla piattaforma digitale di Valve.
Il videogioco in questione, classificato come visual novel per adulti, presenta una trama in cui il giocatore deve rispondere al tradimento della madre «rivendicandola per sé».
La descrizione ufficiale su Steam invitava esplicitamente a "possedere" la propria madre e diventare «l'incubo peggiore di ogni donna», incoraggiando comportamenti di chiara violenza sessuale con frasi come «non accettare mai un 'no' come risposta».
Le autorità di Australia e Canada sono state le prime a intervenire, ottenendo la rimozione del gioco dai rispettivi mercati digitali. Secondo quanto riportato dall'emittente LBC, anche il Regno Unito ha seguito l'esempio, bloccando la vendita del titolo sul proprio territorio nazionale.
La Segretaria degli Interni britannica Yvette Cooper è intervenuta sulla questione definendo il materiale presente nel gioco come "vile" e già attualmente illegale nel paese.
Cooper ha inoltre sottolineato come l'Online Safety Act, la recente normativa britannica sulla sicurezza digitale, stia introducendo poteri più forti per garantire che piattaforme di ogni tipo rispettino determinati standard di contenuto.
Il gioco include screenshot espliciti di violenza contro le donne, tra cui immagini di una donna con una mano stretta attorno alla gola.
La pagina di Steam avverte chiaramente della presenza di «sesso e violenza in forma grafica, linguaggio maturo, nudità, rappresentazioni grafiche di attività sessuali orali, vaginali e di altro tipo», oltre a contenuti che normalizzano l'incesto, il ricatto e "sesso non consensuale inevitabile".
Nonostante le forti critiche ricevute, Valve non ha ancora rimosso completamente il gioco dalla sua piattaforma. Il titolo resta infatti acquistabile nella maggior parte delle regioni globali, con l'azienda che sembra limitarsi a rispondere alle richieste ufficiali provenienti da paesi dove la presenza di contenuti che glorificano la violenza sessuale è considerata illegale.
L'episodio riaccende il dibattito sulla responsabilità delle piattaforme digitali nella distribuzione di contenuti potenzialmente dannosi e sulla necessità di sistemi di moderazione più efficaci, soprattutto quando si tratta di materiale che normalizza comportamenti violenti e abusivi nei confronti delle donne.
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