Un cult PS1 sta per rivivere su Steam

Un titolo del 1998 sviluppato da Nippon Ichi per PS1 sta per vivere una seconda giovinezza grazie all'apparizione di una pagina Steam.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Nel panorama dei videogiochi retrò giapponesi, poche gemme nascoste brillano con l'eccentricità di Cooking Fighter Hao.

Questo titolo del 1998, sviluppato da Nippon Ichi Software per la prima PlayStation, sta per vivere una seconda giovinezza grazie all'apparizione di una pagina Steam che ne annuncia un'imminente riedizione.

Il gioco, caratterizzato da un'estetica anime esagerata e surreale, rappresenta una delle produzioni più bizzarre mai approdate sul mercato videoludico nipponico, rimasta praticamente sconosciuta al pubblico occidentale per oltre due decenni.

Cooking Fighter Hao sfida ogni convenzione dei giochi di cucina tradizionali. Anziché limitarsi a preparare piatti seguendo ricette, i giocatori si ritrovano catapultati in arene competitive dove devono prima cacciare gli animali e poi trasformarli in prelibatezze culinarie.

L'obiettivo principale è accumulare punti in base alla qualità dei piatti preparati, dichiarando vincitore chi totalizza il punteggio più alto a fine partita.

La struttura di gioco offre sia una campagna narrativa che una modalità libera, dove i giocatori possono scegliere tra diversi personaggi e ingredienti. Questa combinazione di combattimento e cucina rappresentava un approccio rivoluzionario per l'epoca, benché sia rimasto confinato al mercato giapponese.

La storia di Cooking Fighter Hao include un aneddoto particolarmente curioso. Nel 2015, in occasione del Pesce d'Aprile, Nippon Ichi Software orchestrò una campagna promozionale decisamente sopra le righe per accompagnare la riedizione del gioco sul servizio Game Archives del PlayStation Store.

Il titolo venne ironicamente proclamato "Japan's No. 1 Software" dopo aver presumibilmente ricevuto l'impressionante cifra di 80 trilioni di voti - un numero chiaramente assurdo che faceva parte dello scherzo.

Questo episodio, pur essendo una trovata pubblicitaria, ha contribuito a creare un'aura di culto attorno al gioco, aumentandone la notorietà tra i collezionisti e gli appassionati di videogiochi giapponesi di nicchia.

La nuova versione in arrivo su Steam presenta grafica migliorata con artwork in alta risoluzione, anche se apparentemente sarà disponibile solo in giapponese. Nonostante la barriera linguistica, questa riedizione rappresenta un'opportunità senza precedenti per gli appassionati occidentali di videogiochi retrò di esplorare uno dei titoli più eccentrici della prima PlayStation.

Per i collezionisti e gli amanti delle curiosità videoludiche giapponesi, questa release digitale offre un'alternativa accessibile rispetto alla difficile ricerca di una copia fisica originale, che negli anni è diventata un oggetto molto ricercato e costoso nei mercati dell'usato specializzati.

Restando in tema, avete letto che tanti giochi classici PS1 come The Legend of Dragoon sono ora accessibili sul PS Portal di Sony grazie alla funzionalità di streaming cloud?

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