Ubisoft ha ufficialmente annunciato l'imminente chiusura di XDefiant, il free-to-play che, nelle intenzioni del publisher, avrebbe dovuto rappresentare un concorrente agguerrito per la saga di Call of Duty.
Lo sparatutto ha però faticato notevolmente a entrare nel cuore degli appassionati, al punto che le prime voci della chiusura anticipata erano già arrivate nelle scorse settimane.
Ubisoft aveva provato a smentire i report, spiegando di voler investire maggiormente nel progetto: evidentemente le affermazioni del publisher non sono state esattamente sincere, perché oggi è arrivata la conferma che i server chiuderanno a partire dal 3 giugno 2025.
Con un comunicato pubblicato sui canali social ufficiali, lo staff di XDefiant spiega di aver già bloccato nuove iscrizioni, download e microtransazioni: inoltre, tutti coloro che hanno acquistato l'Ultimate Founders Pack riceveranno un rimborso completo, operazione valida anche per chi ha effettuato acquisti negli ultimi 30 giorni.
Secondo quanto riportato da IGN USA, ciò ha portato anche alla chiusura degli studi di Ubisoft San Francisco e di Ubisoft Osaka, oltre a uno snellimento delle operazioni per lo studio di Sydney: tutte conseguenze di quello che possiamo definire uno dei più grandi flop della recente era del publisher.
In totale sarebbero stati licenziati circa 277 dipendenti, confermando che il 2024 è stato davvero un anno orribile per l'industria videoludica.
Continua allo stesso tempo un periodo assolutamente nero per Ubisoft, dato che XDefiant è l'ennesimo videogioco che non è riuscito a raggiungere gli obiettivi pre-stabiliti: adesso Assassin's Creed Shadows (che potete prenotare su Amazon) assomiglia sempre di più a una possibile "ancora di salvezza" per il publisher.
Il produttore di Assassin's Creed Shadows ha recentemente ammesso che Ubisoft deve ancora cercare di capire come arrivare davvero ai giocatori: domanda a cui evidentemente XDefiant non è riuscito a dare risposta.
Peccato che, come spesso purtroppo accade in questi casi, a rimetterci siano sempre e soltanto gli sviluppatori licenziati, a cui non possiamo fare altro che augurare tutto il meglio per il prossimo futuro.