Ubisoft starebbe facendo pressione su Steam per oscurare il numero di giocatori attivi

Secondo un nuovo report, Ubisoft starebbe facendo pressione su Valve perché inizi a censurare i numeri dei giocatori attivi su Steam.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Ubisoft sta affrontando un periodo di forte crisi a causa del flop delle sue recenti produzioni: le difficoltà andavano avanti da diverso tempo, ma le scarse vendite di Star Wars Outlaws hanno messo ancora più in evidenza i forti limiti emersi in questi anni.

Di conseguenza, il publisher sta provando a risollevarsi ripensando le proprie strategie: non solo Assassin's Creed Shadows è stato rinviato, ma Ubisoft ha anche scelto di rinunciare all'accesso anticipato a pagamento nella speranza di attirare i giocatori più scontenti da queste pratiche.

Ma pare che Ubisoft stia cercando anche altri "colpevoli" esterni per i suoi flop, individuandone uno potenziale in Steam, celebre piattaforma per i videogiochi su PC.

Secondo l'ultimo report di Fandom Pulse (via MP1st), il publisher non sarebbe affatto contento del fatto che la piattaforma sia sempre in grado di svelare i numeri attivi e in contemporanea dei giocatori, cosa che metterebbe maggiormente in evidenza gli scarsi risultati di produzioni come Star Wars Outlaws (che trovate in offerta per il Black Friday su Amazon).

Di conseguenza, secondo quanto riferito da un insider di Ubisoft, il publisher starebbe facendo pressione su Steam per non rivelare pubblicamente il numero di utenti attivi, così da poter tenere per sé tutte le informazioni del caso.

Una strategia che servirebbe inevitabilmente per provare a tranquillizzare gli azionisti, ormai sul piede di guerra contro l'attuale dirigenza, senza entrare particolarmente nei dettagli, ma è difficile immaginare che Valve possa cedere a queste richieste.

Se il report fosse confermato, di sicuro non sarebbe un'ottima pubblicità per il futuro di Ubisoft: se i suoi giochi fossero di ottima qualità, allora non avrebbe alcun motivo di temere i numeri di utenti.

Basti pensare per esempio a Baldur's Gate 3, i cui numeri dopo un anno sono addirittura aumentati proprio grazie al passaparola, per confermare che si tratta di una feature che può solo aiutare chi i giochi di qualità li sa fare per davvero.

La soluzione insomma, almeno a parer di chi vi sta scrivendo, è estremamente semplice: meglio concentrarsi a fare giochi di qualità, piuttosto che organizzare guerre contro i mulini a vento per poi dar loro la colpa degli insuccessi.

Ma ovviamente occorre ricordare che non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale al riguardo, motivo per il quale vi invitiamo a prendere queste indiscrezioni con tutte le dovute precauzioni del caso. Non appena ne sapremo di più al riguardo, vi aggiorneremo tempestivamente sulle nostre pagine.

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