Com'è ormai purtroppo noto, Ubisoft sta affrontando una crisi nera a causa di ripetuti flop sul mercato, che sembrano aver allontanato non solo la fiducia dei consumatori, ma anche quella degli azionisti.
Nelle ultime settimane sono tornate prepotentemente di moda le voci su una possibile cessione a Tencent, che già detiene una percentuale delle azioni: una soluzione che comporterebbe l'ovvio allontanamento della famiglia Guillemot, che ha ancora un'ultima cartuccia da sparare per sperare di scacciare la crisi.
Quella cartuccia si chiama Assassin's Creed Shadows (potete prenotarlo su Amazon): il franchise ha sempre garantito vendite soddisfacenti e Ubisoft si augura che il rinvio al prossimo anno possa servire a riacquistare la fiducia del suo pubblico.
Ma se ciò non dovesse accadere, ci sarebbe un'opzione più drastica oltre alle vendite che fino ad ora non era stata considerata: iniziare a vendere le IP videoludiche più importanti.
Dexerto segnala infatti l'ultimo post pubblicato da Joost van Druenen, fondatore ed ex CEO di SuperData, compagnia specializzata nell'analisi di mercato per i videogiochi: secondo la sua analisi, Ubisoft ha attirato diversi potenziali compratori, ma le sue IP potrebbero ironicamente essere più appetibili se vendute separatamente dalla compagnia.
In altre parole, se l'azienda decidesse di vendere franchise come Assassin's Creed — per il quale inevitabilmente ci sarebbe la fila — o Rainbow Six, potrebbe riuscire a recuperare fondi molto importanti per riuscire a risollevarsi dalla crisi.
L'analista spiega che per Ubisoft sarebbe prevista la privatizzazione della compagnia entro la fine del 2025, qualora la situazione finanziaria non dovesse migliorare, sottolineando che in un anno il valore delle azioni è crollato da 28.19 dollari fino agli attuali 12.30 dollari.
Secondo Joost van Druenen, il rinvio di Assassin's Creed Shadows potrebbe inoltre non essere sufficiente per garantire il successo del titolo, dato che Ubisoft deve affrontare una sfida molto più grande: «l'erosione della fiducia dei giocatori».
Che per Ubisoft non si tratti affatto di un periodo facile ce l'ha confermato anche la controversa gestione di XDefiant: dopo averne prima smentito la crisi, pochi mesi dopo è stata annunciata la chiusura e lo smantellamento di diversi team di sviluppo.
Più passa il tempo, più Assassin's Creed Shadows sembrerebbe rivelarsi una piccola "ultima spiaggia" che possa davvero stabilire il futuro della compagnia: staremo a vedere quali saranno le reazioni del pubblico.