Ubisoft parla delle side quest di Assassin's Creed Unity

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Una delle caratteristiche più amate dei titoli open world è il loro consentire all’utente di esperire tutto ciò che l’ambientazione di gioco ha da offrire, dalle missioni secondarie ai curiosi easter egg sparsi qua e là per la mappa. Così, sul blog ufficiale di Assassin’s Creed Unity, l’autore Russell Lees ha voluto parlare proprio delle caratteristiche dell’open world parigino che vedremo nel prossimo titolo Ubisoft, e di ciò che esso potrà aggiungere all’esperienza di gioco complessiva. “Ci siamo resi conto che si trattava di Parigi, della Francia, e che c’era una quantità spropositata di contesto storico dalla quale potevamo trarre vantaggio” ha raccontato Lees. “Come risultato, tutte le attività secondarie hanno un collegamento storico, che sia a persone interessanti o ad eventi che ci furono realmente in quel periodo storico.”Questo tipo di approccio consente di accrescere l’impatto narrativo delle attività secondarie, secondo lo scrittore, e fa anche in modo che l’utente sia invogliato ad esplorare al cento per cento la Parigi videoludica nella quale Arno si troverà a vagare: mentre, infatti, alcune missioni ci saranno assegnate da dei personaggi, altre potranno essere sbloccate magari leggendo il giornale della città: tramite esso, infatti, potremmo notare qualcosa di interessante che sta accadendo a Parigi, e decidere di intervenire.“Oltre ai personaggi che vi danno delle missioni, che potete incontrare in giro per la città, potete anche trovare degli indizi sui giornali” ha spiegato Lees. “Se leggi un articolo che può avere qualche interesse, potresti vedere subito dopo una nuova icona sulla mappa, dove potresti recarti per investigare. Insomma, esplorare l’open world vi ripaga.”

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