Ubisoft non è "proprio" in vendita: ecco cosa sta succedendo

Il fatto che Ubisoft stia perseguendo varie opzioni strategiche e capitalistiche di trasformazione, si potrebbe tradurre in una potenziale vendita.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Ubisoft ha recentemente annunciato di aver incaricato consulenti per esplorare diverse opzioni strategiche e capitalistiche a seguito delle revisioni interne già in corso per ottimizzare la strategia e l'esecuzione aziendale.

Del resto, solo ieri il rinvio Assassin's Creed Shadows (in preorder su Amazon)  ha di nuovo rimarcato che l'azienda non naviga in ottime acque.

Come riportato anche da GamesIndustry.biz, il CEO e cofondatore Yves Guillemot ha dichiarato che l'azienda sta intraprendendo azioni decisive per rimodellarsi e offrire esperienze di gioco all'avanguardia, migliorando l'efficienza operativa e massimizzando la creazione di valore.

«Abbiamo recentemente nominato consulenti e stiamo esplorando attivamente diverse opzioni per sbloccare il pieno potenziale dei nostri asset. Siamo convinti che ci siano più percorsi potenziali per generare valore dalle proprietà e dai franchise di Ubisoft», ha affermato Guillemot.

Come riportato anche da Jason Schreier di Bloomberg attraverso i suoi canali social, il fatto che società stia perseguendo varie opzioni strategiche e capitalistiche di trasformazione si potrebbe tradurre in una potenziale vendita, che però non è ancora ufficializzata o da dare per scontata.

Non è detto neanche che i nuovi investimenti a cui si vogliono aprire le porte siano per una cessione della maggioranza e non più "semplici" entrate di nuovi investitori, ad esempio: bisognerà aspettare per vedere cosa accadrà nel concreto.

 La certezza è che Ubisoft sta valutando varie opzioni (trovate qui il documento ufficiale completo dove ne parla), ma non ci è dato sapere quanto dirompenti e di che portata – né che offerte avrà o ha già sul tavolo per «l'ottimizzazione della strategia aziendale» a cui fa riferimento.

La decisione di rinviare Shadows di un mese è stata presa per permettere al team di sviluppatori di integrare meglio i feedback dei giocatori, raccogliendo dati utili nelle ultime settimane, con l’obiettivo di offrire un prodotto finale che possa davvero rispettare le aspettative dei fan della serie.

In una conferenza con gli investitori, Ubisoft ha anche commentato le voci su una possibile acquisizione da parte di Tencent, sottolineando che non intende commentare speculazioni di mercato e che informerà il pubblico solo se e quando una transazione prenderà forma.

Nel frattempo, l'azienda ha pianificato una riduzione dei costi pari a 200 milioni di euro e continuerà ad essere "altamente selettiva" sugli investimenti.

Le previsioni per il terzo trimestre indicano un calo delle entrate nette, con un valore stimato di 300 milioni di euro, molto al di sotto delle aspettative, a causa delle performance deludenti di Star Wars Outlaws e la chiusura di XDefiant.

Per l'intero anno, Ubisoft prevede un fatturato di 1,9 miliardi di euro e nuove opportunità di partnership per i suoi giochi, nonché per la monetizzazione dei diritti di streaming acquisiti nell'anno fiscale precedente.

Dal mio punto di vista, Ubisoft si trova a un bivio, tra un tentativo di rilancio strategico e l'incertezza che inevitabilmente accompagna la gestione di un colosso del gaming in crisi.

Le manovre strategiche sono necessarie, ma i ritardi e le difficoltà economiche denunciano una realtà più complicata. Il rinvio di Assassin's Creed Shadows potrebbe sembrare una mossa responsabile, ma rischia anche di essere vista come un altro segno di debolezza (considerando anche che la nuova data scelta avrebbe generato anche le ennesime polemiche).

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