Ubisoft Milan si unisce allo sciopero generale: «Ingiustizia a livello umano»

Dopo lo sciopero partito dalle divisioni francesi, anche Ubisoft Milan si unisce alla manifestazione con il supporto di Fiom Cgil.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il movimento di sciopero dei dipendenti di Ubisoft contro l'azienda stessa si sta ampliando perché, dopo le notizie di qualche giorno fa, anche Ubisoft Milan si unisce per quanto riguarda le condizioni di lavoro in Italia.

Pochi giorni fa i dipendenti di Ubisoft hanno cominciato a scioperare per protestare contro la fine del telelavoro negli studi di Parigi, Lione, Montpellier e Annecy.

Ubisoft Montreal era stata tra le prime sedi ad aver costretto gli sviluppatori a tornare a lavorare in ufficio dopo anni di smart working, durante lo scorso anno.

Una scelta che porto i dipendenti su tutte le furie all'epoca, visto che molti si erano risistemati, anche con famiglie a carico, proprio per continuare l'attività anche da remoto. Tra una situazione lavorativa rumorosa, aumenti delle spese dovuti agli spostamenti e mancanza di attrezzature o alloggi adatti, la rabbia degli sviluppatori montò velocemente.

Molti dipendenti sostennero che questo fosse un modo subdolo da parte di Ubisoft per fare mobbing e "istigare" dei licenziamenti da parte degli sviluppatori.

Il sindacato francese STJV (Syndicat des Travailleurs et Travailleuses du Jeu Vidéo) ha indetto lo sciopero dopo che la dirigenza di Ubisoft non ha risposto alle richieste di dialogo sull'ordine di ritorno in ufficio. E ora lo sciopero è arrivato anche in Italia, con lo STJV che ha riferito che anche il personale Ubisoft Milan ha aderito all'azione sindacale, come riporta Deadline.

La critica dello STJV risiede nel fatto che Ubisoft non ha fornito giustificazioni concrete per il return to office forzato, esprimendo preoccupazioni per l'impatto negativo su quei dipendenti che hanno organizzato la propria vita intorno al lavoro da remoto negli ultimi cinque anni.

Nel nostro paese, la Fiom Cgil ha indetto uno sciopero di un giorno per il 17 ottobre presso la sede milanese di Ubisoft. Andrea Rosafalco, rappresentante della Fiom Cgil, ha affermato:

«È impensabile che un giovane che vive in un'altra regione o comunque lontano dal nostro territorio possa trascorrere tre giorni a settimana a Milano, sconvolgendo la propria esistenza: non è economicamente sostenibile né giusto a livello umano.»

Ubisoft Milan era, come sapete, anche lo studio del nostrano Davide Soliani che è salito alle cronache dopo il lancio di Mario+Rabbids Kingdom Battle (e sequel su Amazon). Dopo il suo addio, però, Soliani ha annunciato il suo progetto futuro: qui trovate i dettagli.

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