Ubisoft e il gioco PS5 cancellato: «uno scandalo»

Ubisoft e il caso Wild: Michel Ancel accusa il caos gestionale e decisionale come causa primaria della cancellazione del gioco.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

 

L'ex direttore creativo di Ubisoft, Michel Ancel, ha definito «uno scandalo» la gestione di Wild, l'esclusiva PlayStation annunciata nel 2014 e cancellata nel 2021.

In un'intervista a Superpouvoir (via VGC), Ancel ha rivelato dettagli su come il progetto, affidato a Ubisoft Paris dopo la sua uscita dall'industria nel 2020, sia stato "schiacciato" da decisioni caotiche e richieste irrealistiche.

Wild, concepito come un survival game innovativo per PS4, aveva raggiunto una fase di sviluppo avanzata nel 2018.

Tuttavia, il passaggio al supporto per PS5 rallentò i lavori, aggravato da cambiamenti interni in Sony.

Quando Ubisoft si offrì di rilevare il progetto, Sony rispose con una controproposta, promettendo persino il raddoppio del budget.

Tuttavia, con i contratti già avanzati con Ubisoft, Wild Sheep Studio fu costretta a declinare. Da quel momento, il destino del gioco si complicò ulteriormente.

Secondo Ancel, i problemi principali iniziarono quando il progetto passò alla direzione di Ubisoft Paris, all'epoca scossa dalle accuse di cattiva condotta sessuale contro Tommy François, che supervisionava Wild.

«La divisione editoriale di Ubisoft Paris era in pieno caos,» ha dichiarato Ancel.

«Il gioco è stato modificato da persone che non lo avevano nemmeno giocato. Dopo due anni di revisioni confuse, è stato abbandonato perché considerato troppo distante dal concept originale. È stato devastante.»

E ancora: «Non ero più lì a difendere il gioco, che è stato letteralmente schiacciato da persone di questo dipartimento che chiedevano ogni sorta di cambiamento senza aver effettivamente giocato il gioco. Uno scandalo. Dopo due anni di peregrinazioni, il gioco è stato abbandonato con il pretesto che non corrispondeva più al gioco iniziale.»

Ancel ha inoltre raccontato come lo sviluppo travagliato di Wild e Beyond Good & Evil 2 lo abbia condotto al burnout:

«Nel 2019, entrambi i miei progetti principali stavano andando alla deriva. Avrei dovuto prendermi una pausa molto tempo prima, ma ho continuato a lavorare ancora più duramente. Nel 2020, ho deciso di lasciare tutto per il bene della mia famiglia e della mia salute.»

Nonostante le difficoltà, Ancel ha espresso il desiderio di condividere le demo giocabili del 2018 di Wild e Beyond Good & Evil 2, entrambe descritte come "promettenti".

Lasciando da parte il prossimo Assassin's Creed Shadows (potete prenotarlo su Amazon), la vicenda di Wild evidenzia il lato oscuro dell'industria videoludica: ambizioni soffocate da gestioni problematiche e pressioni irrealistiche, a scapito non solo dei progetti, ma anche delle persone che li creano.

Ricordiamo che sempre Ancel ha rivelato nuovi dettagli sui problemi di sviluppo di Beyond Good & Evil 2, puntando il dito contro i conflitti interni di Ubisoft.

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