Ubisoft annuncia un'indagine interna, dopo il flop Outlaws e il rinvio di Assassin's Creed

Ubisoft ammette la grave crisi che sta affrontando dopo numerosi passi falsi: la compagnia annuncia una indagine interna per rimettersi in sesto.

Immagine di Ubisoft annuncia un'indagine interna, dopo il flop Outlaws e il rinvio di Assassin's Creed
Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Ormai è evidente a praticamente ogni esperto e appassionato dell'industria videoludica che Ubisoft non sta passando un periodo assolutamente felice: i suoi ultimi titoli non sono riusciti a incassare quanto la compagnia si aspettava, portando a un netto calo delle quotazioni.

Inizialmente il publisher aveva puntato forte sugli adattamenti di Avatar e Star Wars, confidando che la potenza di questi brand nelle sale cinematografiche potesse trasformarsi in incassi sicuri anche per i videogiochi.

Tuttavia, così non è stato in entrambi i casi: Ubisoft è stata costretta a rivedere al ribasso le aspettative per Star Wars Outlaws, ammettendo anche nelle scorse ore che le vendite sono state più tiepide del previsto.

Come se tutto ciò non bastasse, nelle ultime ore è arrivata l'ennesima doccia fredda: Assassin's Creed Shadows, produzione su cui ormai la compagnia stava puntando tutto per riprendersi da un periodo negativo, è stato improvvisamente rinviato al prossimo anno.

Sembra dunque evidente che gli sviluppatori non si sentono ancora sicuri per il capitolo ambientato in Giappone (potete prenotarlo su Amazon), ma questo è solo l'ultimo di numerosi sintomi che confermano evidenti problemi interni all'azienda.

Basti pensare che, poche ore prima dell'annuncio del rinvio di Shadows, è stata confermata anche la cancellazione della presenza di Ubisoft al Tokyo Game Show.

Con un annuncio finanziale relativo ai risultati finanziari, che potete consultare al seguente indirizzo, Yves Guillemot ha annunciato l'intenzione di avviare un'indagine interna «per migliorare l'esecuzione [...] e accelerare la nostra strada strategica verso un modello altamente performante, per soddisfare i nostri azionisti e investitori».

Un commento che sembra arrivare in risposta da parte delle prime proteste emerse proprio da alcuni azionisti, che sostenevano di sentirsi «ostaggio» proprio della famiglia Guillemot.

Insomma, Ubisoft sembra aver definitivamente ammesso che ci sono diversi problemi da risolvere a livello interno: vedremo quale sarà l'esito di questa indagine e se ciò porterà davvero benefici ai prossimi videogiochi della compagnia.

Leggi altri articoli