Ubisoft ha annullato il suo streaming previsto per il Tokyo Game Show questa settimana, citando "varie circostanze" come motivazione.
La decisione è stata comunicata con breve preavviso, suscitando speculazioni sui social media, come riportato anche da Gamereactor.
L'annuncio ha generato diverse ipotesi, tra cui un possibile collegamento con le critiche ricevute in Giappone per Assassin's Creed Shadows (preordinabile su Amazon).
Il gioco è stato accusato di appropriazione culturale e "razzismo", anche se commenti in risposta al post di Ubisoft sono stati particolarmente duri.
Nonostante la cancellazione di Ubisoft all'ultimo momento, il Tokyo Game Show proseguirà in ogni caso con altri eventi di rilievo.
TOKYO GAME SHOW 2024公式配信へのユービーアイソフトの出展に関するお知らせ pic.twitter.com/qNYC7MUF93
— Ubisoft Japan (@UBISOFT_JAPAN) September 24, 2024
Sony terrà uno streaming PlayStation di oltre 30 minuti con numerose novità sui videogiochi.
Giovedì sarà invece il turno di Microsoft, con un evento di circa 40 minuti dedicato principalmente al mercato giapponese, da sempre uno dei più difficili da "sfondare" per la Casa di Redmond.
Del resto, ad oggi il Tokyo Game Show rimane uno degli appuntamenti "di persona" più importanti per l'industria videoludica, offrendo alle aziende l'opportunità di presentare le loro ultime novità al pubblico giapponese e internazionale.
La decisione di Ubisoft di ritirarsi all'ultimo momento ha generato sì una certa sorpresa tra gli addetti ai lavori, ma non sembra aver influenzato significativamente il programma complessivo della manifestazione.
Ricordiamo in ogni caso che Ubisoft non sta vivendo un momento particolarmente roseo: l'azienda transalpina ha infatti registrato un crollo del 30% del valore delle sue azioni nell'ultimo mese: qui trovate i dettagli.
Vero anche che sempre Ubisoft sta iniziando a muovere i primi passi per Far Cry 7 e i nuovi capitoli della serie: il publisher vuole mettere a punto la «prossima generazione».
Infine, sempre Ubisoft ha affermato che XDefiant «non sta assolutamente morendo» e che l'azienda sta investendo maggiori risorse per migliorarlo.