Quello della conservazione dei videogiochi è un problema sempre molto attuale. Sappiamo che PS3 è stata al centro di polemiche qualche mese fa, quando Sony aveva deciso di chiudere PlayStation Store su questa console, di fatto spedendo definitivamente nell'oblio la sua piattaforma di terza generazione.
La decisione è stata poi riveduta, ma il quesito rimane: come faremo a giocare i nostri giochi PS3, digitali o fisici che siano, tra qualche anno? Come faranno gli appassionati di retrogaming che non hanno mai vissuto quella generazione a vivere la proposta ludica rimasta ancorata a una macchina che non sarà più disponibile di cui non sarà più possibile trovare esemplari funzionanti?
Purtroppo non esiste una risposta scontata, ma sappiamo che per alcuni questa potrebbe risiedere nei programmi di emulazione.
Si tratta di software che, su computer, "simulano" di essere delle console specifiche, rendendosi così capaci (rispettando determinati requisiti), di eseguire i loro giochi.
Se, questo, da un lato consente ai possessori legittimi dei giochi di digitalizzarli e farli avviare ai software di emulazione, dall'altro purtroppo favorisce chi non ha mai avuto interesse nell'acquistarli e ha trovato il modo per piratarli senza dover nemmeno comprare la console per farli girare.
Il tema, quindi, è sempre abbastanza controverso. Se, però, lo guardiamo dal lato della conservazione, sarete felici di sapere che – come segnalato da Kotaku – RPCS3, noto emulatore, ora è in grado di lanciare tutti i giochi della generazione PS3, a cui è dedicato.
We're delighted to announce that RPCS3 now has a total of ZERO games in the Nothing status!
— RPCS3 (@rpcs3) October 20, 2021
This means that all known games and applications at least boot on the emulator, with no on-going regressions that prevent games from booting.
We look forward to emptying out Loadable too! pic.twitter.com/fE1iDpAvQo
Attenzione, perché la scelta delle parole non è casuale: parliamo di lanciare, non di giocare. Questo significa che non c'è più nessun gioco, dopo il lavoro di ottimizzazione svolto dagli sviluppatori, che mostri un errore in avvio.
Giocare, però, non è altrettanto valido per tutti ed è un altro paio di maniche, dal momento che sono ancora presenti dei casi di giochi che vanno incontro a glitch e problemi che ne rendono difficile (laddove non impossibile) la fruizione.
È comunque scontato che RPCS3 sia determinata a continuare a lavorare per ottimizzare anche questo aspetto. Riuscire a rendere l'intera libreria di PS3 (parliamo di 6.000 giochi, secondo gli autori) eseguibile ha richiesto circa dieci anni di lavoro.
Vedremo ora quando si riuscirà a rendere tutti i titoli della generazione conclusasi nel 2013 giocabili. E chissà che per allora non si sia trovato un modo diverso di preservare il patrimonio ludico delle generazioni passate...
Alcuni giochi della generazione PS3 sono stati rispolverati su PS4, come The Last of Us Remastered.